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Primo pianoVaccini Gio 15 dicembre 2022

Pfizer, i vaccini fanno bene ai conti, non ai dipendenti

Nonostante la performance finanziaria record, Pfizer va avanti sul ridimensionamento dell'impianto di Catania Pfizer, i vaccini fanno bene ai conti, non ai dipendenti Una fiala di vaccino Pfizer
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il gruppo farmaceutico taglia 130 posti di lavoro a Catania

Il gruppo statunitense ha appena concluso la procedura d licenziamento collettivo per lo stabilimento di Catania. Dopo un lungo braccio di ferro fra la multinazionale e i sindacati, il taglio di 130 unità si è trasformato in una adesione volontaria alla fuoriuscita dal sito.

L’uscita è stata economicamente incentivata, che ha interessato in totale 97 lavoratori, mentre una decina di dipendenti hanno accettato la proposta di trasferimento nella fabbrica di Ascoli Piceno. Il resto del personale in esubero è stato recuperato grazie ad una nuova commessa triennale per il Tygacil.

La procedura è andata avanti nonostante i profitti record per i vaccini

La riorganizzazione della forza lavoro nello stabilimento di Catania è stata predisposta a dispetto dei risultati record che l’azienda ha realizzato grazie ai vaccini. Dopo il boom del 2021, anche l’anno in corso si appresta a concludersi con dati superiori alle attese. Lo testimoniano i dati del terzo trimestre.

Il gigante farmaceutico americano guidato da Albert Bourla ha archiviato il trimestre con un utile netto di 8,6 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto agli 8,1 miliardi dell’anno precedente. L’utile per azione è stato di a 1,78 dollari ad azione ed è nettamente al di sopra delle attese degli analisti che avevano pronosticato un profitto per azione di 1,39 dollari.

Investimenti in crescita e bonus antinflazione per chi resta

Intanto, in Italia, Pfizer ha fatto sapere di aver investito 2,5 milioni di euro in più rispetto a quanto preventivato ad inizio anno (7,5 milioni). Ma non ha ancora alzato il velo su quelli che saranno gli impegni del gruppo nel nostro Paese per il prossimo anno. In compenso, la multinazionale farmaceutica ha varato un bonus “inflazione” a vantaggio dei suoi dipendenti da 2 mila euro lordi.

“Abbiamo accolto positivamente l’incremento delle risorse investite, ma ci aspettiamo di più per il 2023 anche in relazione agli aggiornamenti indispensabili per alcuni reparti” hanno dichiarato i segretari provinciali i segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil, Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici, insieme alla Rsu. 

Una vertenza difficile nonostante l’ottimo stato di salute dei conti

“La vertenza Pfizer ha caratterizzato quasi tutto il 2022 ed e’ stata parecchio impegnativa dal punto di vista sindacale e umano – hanno concluso i sindacalisti – E’ stato evitato il peggio attraverso una soluzione che, sicuramente, non ha risolto la problematica della perdita di oltre 100 posti di lavoro su Catania. Quantomeno ha evitato il licenziamento di numerosi giovani con la concessione dell’incentivo al licenziamento volontario che ha impattato principalmente su lavoratori prossimi alla pensione”. Poco forse rispetto all’enorme mole di denaro speso dagli Stati europei, Italia inclusa, in vaccini Pfizer.

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