Saers Getters guadagna più del 30% per la vendita delle attività legate al nitinol negli Usa
Il gruppo americano Resonetics pagherà 900 milioni di dollari, pari a circa 17 volte l'Ebitda adjusted. Per gli analisti un'ottima valutazioneLa cessione del materiale intelligente
Prima non è riuscito a fare prezzo, poi il titolo Saes Getters è entrato in contrattazione con un rialzo del 34% a 31,5 euro. Motivo? La vendita delle attività Usa nel nitinol per 900 milioni di dollari. “Il business è stato venduto ad un’eccellente valutazione e l’incasso permette al gruppo di fare importanti investimenti per lo sviluppo degli altri business in portafoglio”, commentano gli analisti di Akros, che si aspettano “un’accelerazione dell’attività di M&A”. Saes ha infatti sottoscritto un accordo vincolante con la società americana Resonetics per la cessione del business del nitinol (il materiale intelligente composto da nichel e titanio) e, in particolare, delle controllate Memry Corporation e Saes Smart Materials. Resonetics pagherà 900 milioni di dollari, pari a circa 17 volte l’Ebitda adjusted relativo al perimetro di cessione nel periodo ottobre 2021-settembre 2022.
“Dato il track record del management nell’individuare società in fasi tecnologiche avanzate, confermiamo la nostra visione positiva in attesa di avere più dettagli sul focus futuro”, continuano. Effettivamente Saes – che inventa e produce composti di materiali innovativi “funzionali” a svariati settori che vanno dal consumer electronics fino alla domotica e all’automotive – non è nuova a operazioni di questo tipo. Resonetics è invece un gruppo leader nella progettazione e produzione di dispositivi per l’industria medicale e life sciences controllata dalla società di investimento globale Carlyle e dal fondo di private equity GTCR. L’azienda è focalizzata sulla produzione e assemblaggio di componenti a elevato valore tecnologico e fornisce ai propri clienti un’ampia gamma di soluzioni e servizi, dalla progettazione e sviluppo alla prototipazione su grandi volumi.