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EconomiaPrimo piano Mer 14 dicembre 2022

Superbonus, il governo valuta prestiti ponte per le imprese in crisi di liquidità

La partita crediti edilizi è ancora aperta. Il governo sta decidendo il da farsi come ha detto il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti Superbonus, il governo valuta prestiti ponte per le imprese in crisi di liquidità Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia
Redazione Verità&Affari
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L’obiettivo aumentare la circolazione dei crediti tra gli intermediari qualificati

La partita dei crediti edilizi è tutt’altro che chiusa. E il governo sta valutando il da farsi. Lo ha spiegato il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti durante il question time alla Camera. “Sono in elaborazione specifiche modifiche all’articolo 9” del decreto aiuti quater “che consentiranno una maggiore circolazione dei titoli tra gli intermediari qualificati” ha spiegato Giorgetti.

Le nuove misure che il governo intende garantire “dei cosiddetti prestiti ponte per le imprese edili che si trovano in possesso di tali crediti – ha aggiunto – Il decreto-legge Aiuti-quater ha previsto per quelli comunicati all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 la possibilità di utilizzo in dieci rate annuali”.

I crediti incagliati rischiano di soffocare le aziende edili

Il ministro non ha precisato quale sia l’ammontare esatto dei crediti attualmente incagliati. Ma ha chiarito: «mi corre l’obbligo di precisare che l’Agenzia delle entrate conosce l’ammontare dei crediti, ma non é in grado di stabilire i motivi in base ai quali i contribuenti abbiano deciso volontariamente di mantenere i crediti nella propria disponibilità (ad esempio, ai fini del successivo utilizzo in compensazione tramite modello F24), oppure se non riescano a utilizzarli ovvero a cederli ad altri soggetti”.

Il totale dei crediti fiscali fra ottobre 2020-novembre 2022 ha raggiunto quota 99,4 miliardi

Sull’ammontare complessivo dei crediti, Giorgetti ha spiegato che “i dati al momento in possesso dell’Agenzia per il periodo ottobre 2020-novembre 2022 mostrano che l’ammontare dei crediti e pari complessivamente a 99,4 miliardi di euro di cui riferibili al Superbonus 52,1 miliardi e al bonus facciate 24,8 miliardi“.

Nell’intervento del ministro non è mancata una stoccata a Giuseppe Conte che da premier ha creato il Superbonus: “Lascio a voi valutare quali interventi il governo avrebbe potuto adottare utilizzando tali risorse, quali ad esempio la riduzione complessiva del cuneo fiscale e previdenziale di circa 10 punti percentuali”.

 

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