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Primo piano Gio 01 dicembre 2022

Torzi e c. indagati per la "sparizione" delle azioni Aedes. C'è anche l'uomo del palazzo di Londra del Vaticano

Il finanziere Gianluigi Torzi e altre cinque persone sono indagate per la "sparizione" del 15% di Aedes. Il legame con lo scandalo Vaticano Torzi e c. indagati per la "sparizione" delle azioni Aedes. C'è anche l'uomo del palazzo di Londra del Vaticano Il palazzo di Sloane Avenue, a Londra
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Il finanziere Gianluigi Torzi e altre cinque persone sono indagate dalla procura di Milano per la vicenda della “sparizione” di una quota del 15% di azioni Aedes. Tra gli indagati figura anche Luciano Capaldo, ex amministratore di una società di Torzi nonché colui che per ocnto del Vaticano ha gestito la cessione dell’immobile di Sloane Avenue a Londra, al centro dello scandalo delle finanze della Santa Sede

Gli altri indagati sono Giacomo Garbuglia, ex vicepresidente del fondo Sator e Giuseppe Roveda, uno dei soci di controllo di Aedes tramite la holding Augusto della quale era anche presidente. Oltre a Giancarlo Andreella e Fabrizio Rizzo, amministratori di una delle società coinvolte nella truffa. I reati contestati, a vario titolo, sono manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza. A Torzi e Garbuglia è contestata anche la corruzione tra privati.

Le azioni scomparse

Il caso è uno dei più bizzarri della storia di Piazza Affari: la sparizione di un pacchetto del 15% di azioni di Aedes di proprietà della holding Augusto, della quale sono soci il fondo Sator di Matteo Arpe e lo stesso Roveda. Nel 2017, Aedes (quotata a Piazza Affari) e Augusto (controllante di Aedes con il 51%) emisero due prestiti obbligazionari per 25 milioni in totale, garantiti da un pacchetto di azioni di Aedes di proprietà della holding. A sottoscrivere il prestito, la Odikon Services plc di Torzi.

Le azioni avrebbero dovuto restare in deposito in un conto vincolato. Ma secondo la ricostruzione della procura vennero utilizzate da Torzi, tramite altre due società, per una serie di operazioni di compravendita sul mercato. Operazioni realizzate tramite il broker Gpp nell’arco di quasi due anni, fino alla dismissione completa del pacchetto nel febbraio del 2019.

I soldi in Svizzera

L’accusa di corruzione tra privati riguarda il pagamento da parte di Torzi di 100 mila euro su un conto svizzero di Garbuglia. Secondo i due indagati, il corrispettivo per la vendita di un quadro. Ma secondo la procura servono per “omettere il controllo” sull’operazione contestata. Garbuglia, già presidente del comitato investimenti del fondo Sator, è stato poi allontanato per giusta causa nel 2021 proprio in relazione alla vicenda Aedes.

Il legame con il Vaticano

Capaldo è stato director della Odikon Services tra maggio e novembre 2018, periodo durante il quale veniva commessa la manipolazione del mercato ipotizzata dalla procura. Ma il manager ha anche un ruolo chiave nello scandalo delle finanze vaticane. Esperto del settore immobiliare, viene chiamato a collaborare alla soluzione della vicenda del palazzo di Londra durante la trattativa di Torzi. Una volta che il Vaticano si è impossessato del palazzo, proprio Capaldo viene scelto per gestire l’immobile fino alla sua vendita, nel giugno scorso.

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