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Primo pianoTurismo Mar 03 gennaio 2023

Turismo, nel 2022 in Italia 400 milioni di presenze (+38,2%)

Forte ripresa del turismo in Italia. Nel 2022 si sono registrati 400 milioni di presenze con una crescita del 38,2% rispetto al 2021 Turismo, nel 2022 in Italia 400 milioni di presenze (+38,2%) FOLLA DI TURISTI E ROMANI IN VIA DEL CORSO GENTE
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Nel 2022 400 milioni di presenze in Italia

La filiera del turismo in Italia è ripartita. Il 2022 si chiude sfiorando i 400 milioni di presenze turistiche, con un balzo del +38,2% sul 2021. Un risultato decisamente positivo, anche se i livelli pre-Covid sfuggono ancora. A stimarlo è Assoturismo-CST. “In generale, le presenze nelle strutture ricettive sono aumentate del +38,2% rispetto al 2021, per un totale di circa 399,5 milioni. Gli arrivi si attestano invece, secondo le nostre stime, su una crescita del +42,8%, sull’anno passato per un totale di 112,3 milioni. Però, nel confronto con il 2019 i dati segnano ancora il -8,5% di presenze e il -14,5% di arrivi. A trainare soprattutto i visitatori europei, anche se si rileva un forte aumento anche di viaggiatori dal Nord America (USA in testa)”, sottolinea Assoturismo-CST.

Turisti italiani in crescita dell’11,9%

Il forte recupero dei flussi stranieri ha dato il maggior contributo alla crescita: l’incremento stimato è del +83,4% sul 2021 e in valori assoluti circa 194,7 milioni di presenze, anche se la differenza con i dati del 2019 segna il -11,8%. Il mercato dei turisti italiani, invece, ha registrato un incremento del +11,9%, per un totale di 204,8 milioni di presenze (-5,2% rispetto al 2019). Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato in crescita del +45,6%, mentre l’extralberghiero si ferma al +27,6%. Sulle previsioni per i primi tre mesi del 2023 permane sempre un certo ottimismo ma con ampi margini di incertezza. L’opinione di oltre un quarto degli intervistati, su un campione di 1.334 imprenditori, è di una ulteriore crescita del settore, ma a ritmi più contenuti. Per il 54% le aspettative sono di una sostanziale stabilità del mercato e il 20% circa prevede, invece, una diminuzione dei flussi turistici.

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