Webuild cresce in Australia: nel 2023 titolo a più 20% - V&A
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MercatiPrimo piano Ven 03 febbraio 2023

Webuild compra in Australia: nel 2023 titolo su del 20%

L'ex Salini acquista la società di ingegneria australiana Clough per 23,4 milioni. Oggi il titolo scende, ma in un mese ha guadagnato il 20% Webuild compra in Australia: nel 2023 titolo su del 20% POSA DELLA PRIMA PIETRA DEL NUOVO CANTIERE DELLA STATALE 106. IL CANTIERE WEBUILD SALINI IMPREGILO
Maddalena Camera
di 
Maddalena Camera

Operazione da 23 milioni in Australia

Webuild, ex Salini, un colosso da 35mila dipendenti che opera in tutto il mondo nel settore costruzioni, ha annunciato, dopo mesi di trattative, l’acquisizione di Clough Limited  società di ingegneria già suo partner in Australia per  23,4 milioni di euro.  L’oggetto di acquisizione include l’organizzazione centrale di Clough, compresi uffici, brand, credenziali, qualifiche, senior management, personale di sede e oltre 4 miliardi di progetti nel backlog (a fine 2022). L’integrazione di Clough in Webuild, che garantisce la continuità dei progetti della stessa, creerà un gruppo tra i maggiori player in Australia e tra i più storici. Clough infatti è tra le principali aziende ingegneristiche australiane, fondata a Perth nel 1919.

I progetti anche nella Papua Nuova Guinea

I progetti inclusi nel perimetro di acquisizione sono tra le più importanti infrastrutture in corso di realizzazione nel paese e a Papua Nuova Guinea. Inoltre, specifica una nota, l’accordo raggiunto tra Deloitte e Webuild ne facilita la consegna ai governi, le comunità locali e le imprese coinvolte. “Un’operazione storica per Webuild – ha detto l’ad della società Pietro Salini- che consolida la strategia di crescita in mercati a basso rischio, in linea con la politica di derisking adottata negli ultimi anni. Con l’integrazione di Clough, diventiamo uno dei maggiori player del settore, anche in segmenti limitrofi come energia, impianti e infrastrutture per la difesa, in un mercato in forte crescita e in continua espansione.  Per una società italiana arrivare ad avere in Australia un backlog complessivo di oltre 12 miliardi di euro e circa 3mila dipendenti – ha aggiunto – è stata una grande impresa, ma lo consideriamo solo un punto di partenza per una grande collaborazione con tutti gli attori del Paese in cui contiamo di continuare a crescere insieme”.

In tre mesi il titolo Webuild, che capitalizza 1,7 miliardi di euro, è cresciuto in Borsa  del 20% circa anche se a metà giornata viaggia sotto la parità con un rosso di poco inferiore al punto percentuale.

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