Btp, a giugno torna il titolo indicizzato all’inflazione
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Risparmio Gio 26 maggio 2022

Btp, a giugno torna il titolo indicizzato all’inflazione: cosa cambia

Da lunedì 20 a giovedì 23 giugno si terrà una nuova emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione. Btp, a giugno torna il titolo indicizzato all’inflazione: cosa cambia
Redazione Verità&Affari
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Il bond di durata tra 6 e 10 anni pensato per il pubblico retail

Da lunedì 20 a giovedì 23 giugno si terrà una nuova emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per risparmiatori individuali. Lo ha comunicato il ministero dell’Economia. Le caratteristiche del titolo rimangono per lo più le stesse delle precedenti emissioni. Ma c’è una novità di un certo rilievo: per la prima volta è previsto, per il risparmiatore retail che acquista nei giorni di emissione, un doppio premio fedeltà: un primo premio sarà corrisposto durante la vita del titolo e un secondo alla scadenza finale, riservato a coloro che lo avranno detenuto continuativamente fino ad allora.
Il nuovo Btp Italia potrà avere una durata compresa tra 6 e 10 anni e come di consueto sarà collocato sul mercato due fasi: la prima da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la seconda il giorno 23 giugno e si rivolgerà agli investitori istituzionali.

La durata del titolo sarà resa nota nei prossimi giorni mentre i tassi minimi garantiti saranno comunicati il 17 giugno. Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere Btp Italia in banca, presso gli uffici postali o utilizzando i canali di acquisto online tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica Mot (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit.
il btp a 15 anni.

Nel frattempo, ha registrato una domanda complessiva di circa 25 miliardi di euro da parte di 200 investitori il nuovo Btp a 15 anni con scadenza 1 marzo 2038 e cedola annua del 3,25%. Il 49,5% è stato sottoscritto da fund manager mentre le banche ne hanno sottoscritto il 28,5%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 17,2% dell’emissione (il 4,5% è andato a fondi pensione e assicurazioni, il 12,7% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative); gli hedge fund il 3,9% e le imprese non finanziarie lo 0,9%.

La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, sono stati coinvolti circa 25 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa il 65% dell’emissione, mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 35%. Tra gli investitori esteri, da segnalare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito: il 27,7%. Il resto del collocamento è stato allocato in larga parte in Europa continentale, ed in particolare in Germania, Austria e Svizzera (7,9%), in Francia (3,2%), nei Paesi Scandinavi (10,3%), nei paesi della penisola iberica (7%), in Benelux (1%) e in altri paesi europei (4,4%). Al di fuori dell’Europa, gli investitori provenienti dagli Stati Uniti si sono aggiudicati circa l’1% dell’emissione, mentre una quota dell’1,8% è stata acquistata da investitori asiatici. In Medio Oriente è stato collocato lo 0,7%.

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