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Primo pianoRisparmio Ven 24 marzo 2023

Eurovita, entro il 31 marzo l'amministrazione straordinaria

L'Ivass e il commissario Santoliquido al lavoro su asset e fabbisogno di capitale. Scontata la proroga del blocco dei riscatti Eurovita, entro il 31 marzo l'amministrazione straordinaria
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Entro il 31 marzo il decreto per l’amministrazione straordinaria di Eurovita

Arriverà la prossima settimana, molto probabilmente a ridosso della scadenza del commissariamento, il provvedimento di amministrazione straordinaria di Eurovita. L’Ivass e il commissario Alessandro Santoliquido stanno completando la ricognizione degli asset e del fabbisogno di capitale della compagnia in vista del commissariamento. Scontata, a quanto si apprende, un proroga del provvedimento di blocco dei riscatti. Obiettivo della procedura di amministrazione straordinaria è quello di cedere le polizze a vari operatori, così da garantire gli investimenti dei clienti. Il tutto da completare in tempi brevi, per limitare la massimo il blocco stesso.

Proroga del blocco dei riscatti

Eurovita, con 353 mila clienti e oltre 400 mila polizze emesse, è stata commissariata a fine gennaio dall’Ivass. Il 6 febbraio scorso la stessa Ivass ha deciso per il blocco dei riscatti. La decisione dell’Ivass è arrivata dopo che il regolatore, al termine di una ispezione terminata un anno fa, aveva chiesto all’azionista – il fondo Cinven – di ricapitalizzare la compagnia.

Il fondo ha però deciso di non ricapitalizzare e di cercare di vendere la società, senza peraltro trovare acquirenti. Nel frattempo, l’aumento dei tassi d’interesse ha deteriorato il portafoglio degli investimenti e l’aumento dei riscatti ha fatto scendere il Solvency II ratio al di sotto dei minimi regolamentari. 

La soluzione “di sistema”

L’Ivass sta cercando di coordinare una soluzione “di sistema” per il salvataggio di Eurovita, che però ha lasciato fredde le compagnie concorrenti. Generali, per bocca del numero uno Philippe Donnet, ha fatto sapere di non essere interessata. Diversa la reazione delle grandi reti che hanno collocato i prodotti Eurovita, da Fideuram a Fineco. Che si sarebbe dette disponibili a partecipare al salvataggio, a determinate condizioni. Una disponibilità di massima sarebbe arrivata anche da alcune Bcc, le cui società territoriali di bancassurance hanno venduto per anni le polizze. Ma non dalla holding Iccrea, che invece ha detto di non essere disponibile. 

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