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In evidenzaRisparmio Ven 31 marzo 2023

Eurovita, Santoliquido conferma: al lavoro per la soluzione di sistema

Il manager: collaborazione di istituzioni, assicurazioni e banche collocatrici. Il nodo della fiducia dei clienti Eurovita, Santoliquido conferma: al lavoro per la soluzione di sistema EUROVITA ASSICURAZIONI SEDE DI MILANO SEMAFORO VERDE
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Santoliquido conferma la soluzione di sistema per Eurovita

L’attività di Eurovita prosegue “regolarmente”. Mentre l’amministratore straordinario Alessandro Santoliquido auspica che “si possa arrivare in tempi rapidi ad una soluzione, oggi abbozzata, che possa tutelare al meglio tutti i soggetti coinvolti”. Grazie alla “collaborazione fattiva delle istituzioni, del mercato assicurativo e delle banche distributrici“. Passaggio importante, quest’ultimo, perché si tratta della prima conferma ufficiale della soluzione “di sistema” allo studio per la messa in sicurezza della compagnia.

Tre mesi di tempo

Con l’amministrazione straordinaria, il blocco dei riscatti è stato prorogato fino al 30 giugno. Tre mesi di tempo per dare concretezza alla “soluzione” ad oggi soltanto “abbozzata”. Al momento, con la regia di Ivass e Bankitalia, è stata raccolta la disponibilità di massima da parte di alcune delle banche che hanno distribuito i prodotti Eurovita. E anche di Poste Italiane. Tra le compagnie assicurative, Generali – che inizialmente aveva opposto un fermo “no” – avrebbe dato la disponibilità a valutare la partecipazione a un tavolo di sistema. Complessivamente, si tratterebbe di ricapitalizzare la compagnia per almeno 300 milioni.

Il pegno sugli investimenti

Il nodo centrale resta però quello dei riscatti. L’ipotesi allo studio prevederebbe la concessione di linee di credito da parte delle banche alla compagnia, garantite dai 15,3 miliardi di investimenti di Eurovita. I riscatti dei clienti non impatterebbero così sul conto economico, che non dovrebbe registrare le minusvalenze che il portafoglio della compagnia registra attualmente rispetto ai prezzi di mercato per effetto del rialzo dei tassi. Minusvalenze che invece emergerebbero in caso di cessione dei titoli a fronte delle richieste di riscatto. 

Recuperare la fiducia

Il meccanismo però per funzionare necessita di un recupero di fiducia da parte dei clienti. In caso di ingenti richieste di riscatti infatti una rete di protezione così strutturata potrebbe non essere sufficiente, si nota in ambienti finanziari. Per questo la soluzione “di sistema”, si spiega, dovrà in primo luogo rassicurare i clienti ed evitare la corsa al riscatto della polizza. Ipotesi a oggi ad oggi tutt’altro che remota. Intanto, la compagnia e le autorità hanno guadagnato altri tre mesi di tempo.

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