Eurovita, nodo riscatti sul salvataggio. Cinven chiude i pegni
Prende forma il piano di salvataggio, atteso il decreto per l'amministrazione straordinaria. Il fondo mette in sicurezza le holdingSul salvataggio Eurovita il nodo dei riscatti
Il nodo dei riscatti sul futuro di Eurovita. Nelle ore cruciali per il salvataggio della compagnia e dei suoi 353 mila clienti è questo il punto sul quale stanno lavorando Ivass, Bankitalia e ministeri coinvolti. Il decreto per l’ammissione della compagnia assicurativa all’amministrazione straordinaria potrebbe arrivare già nelle prossime ore, si apprende.
Sarebbe stata infatti trovata un’intesa con le banche che hanno collocato i prodotti della compagnia e anche con alcune compagnie assicurative per iniettare almeno 300 milioni nel capitale della società. Tra le compagnie disponibili però, si apprende, non figurerebbe Generali. Nei giorni scorsi il numero Philippe Donnet aveva dichiarato che il Leone non è interessato.
La trattativa
I 300 milioni sono sufficienti a ristabilire un equilibrio patrimoniale ma non ad arginare la fuga dei sottoscrittori. Per questo, l’amministrazione straordinaria prevedrà un prolungamento del blocco dei riscatti. Al momento i vari soggetti coinvolti stanno cercando di capire come ridurre al minimo questo blocco. Tra le ipotesi circolate anche quella di garantire da parte delle banche anticipi ai clienti in attesa dello sblocco dei riscatti. Di certo c’è la volontà di mettere in sicurezza la compagnia. Volontà condivisa anche da quella parte del mondo bancario che ha accettato di partecipare al salvataggio.
I pegni sulla catena di controllo
Intanto, l’azionista Cinven ha chiuso i pegni che gravavano sulla catena di controllo della compagnia. Secondo il registro delle imprese britannico, lo scorso 23 marzo è stato depositato il documento che certifica la chiusura dei pegni. Il pool di banche che aveva finanziato Cinven comprende Natwest, Bnp Paribas, Bofa Merrill Lynch e Ing.
Nelle settimane scorse, Bloomberg ha riferito che le banche coinvolte avrebbero svalutato i prestiti concessi al fondo e riferiti alla compagnia italiana. Negli stessi giorni Flavia Holdco, il veicolo che detiene il 100% di Eurovita Holding, aveva svalutato interamente la partecipazione e un prestito di circa 100 milioni concesso alla compagnia. Negli stessi giorni, aveva concesso un ulteriore prestito di altri 100 milioni a fondo perduto.