La previsione per il 2023 di Rees, gestore di Schroders
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AperturaRisparmio Lun 24 aprile 2023

La previsione di Rees, gestore di Schroders: "L'anno dei mercati emergenti"

Secondo David Rees, Senior Emerging Markets Economist di Schroders, questo potrebbe essere l’anno dei mercati emergenti. La previsione di Rees, gestore di Schroders: "L'anno dei mercati emergenti"
Gianluca Baldini
di 
Gianluca Baldini

Il gestore di Schroders

Questo potrebbe essere l’anno in cui torneranno in auge i mercati emergenti. A spiegare alla
Verità&Affari come mai ci pensa David Rees, Senior Emerging Markets Economist di Schroders.

Cosa significa per gli investitori una crescita più rapida dei paesi emergenti?

Quest’anno la crescita economica dei mercati emergenti probabilmente supererà significativamente
quella dei mercati sviluppati, circa quattro punti percentuali superiore, e proseguirà in modo rapido
nel 2024. Le recenti oscillazioni del settore bancario dei mercati sviluppati, che minacciano di
inasprire le condizioni del credito, potrebbero portare a una sovra-performance ancora maggiore
degli emergenti. Una crescita più rapida dovrebbe rappresentare un’opportunità per gli investitori
poiché, in passato, ha sostenuto la sovra-performance degli asset emergenti come le azioni.

La Cina continuerà a essere il motore della ripresa economica?

Prevediamo che quest’anno l’economia cinese andrà meglio del previsto dopo la fine della politica zero-Covid e, dunque, ci aspettiamo una crescita del Pil di circa il 6,2%. La riapertura dell’economia cinese e la conseguente ripresa trainata dai servizi sosterranno probabilmente i titoli azionari locali, mentre la ripresa dei viaggi internazionali favorirà alcune piccole economie asiatiche che dipendono dai turisti cinesi. Al di là di questo, però, riteniamo che le ricadute sul resto del mondo saranno probabilmente limitate. Anzi, siamo più preoccupati per il possibile calo della crescita in altri paesi
emergenti.

Quali sono le ragioni di questo possibile calo?

Uno dei motivi è che i mercati emergenti orientati all'esportazione dovranno probabilmente
affrontare più a lungo una domanda esterna debole. Sebbene sia facile concludere che una ripresa
della crescita cinese possa guidare la ripresa dell’industria manifatturiera globale, il quadro generale
è che la Cina non rappresenta una fonte importante di domanda finale per gli esportatori emergenti.
Al contrario, la maggior parte della domanda finale proviene ancora dai paesi industrializzati, che si sono indeboliti in quanto i consumatori sono tornati a spendere per i servizi dopo aver acquistato
per lo più beni durante la pandemia. Inoltre, dubitiamo che la domanda stia per rimbalzare in modo
consistente, dato che gli aumenti aggressivi dei tassi d’interesse e l’inflazione elevata pesano sempre più sulla domanda e minacciano di far precipitare in recessione economie chiave come quella
statunitense.

Qual è l’impatto dei rialzi dei tassi sulle economie emergenti?

In Brasile, Cile, Colombia e Ungheria i tassi sono aumentati di oltre 1000bps rispetto ai minimi
pandemici. Nel frattempo, gli altri paesi emergenti hanno inasprito i tassi in media di 400 punti base,
nel tentativo di tenere il passo con un’inflazione dilagante. Nell’ultimo anno si è discusso a lungo sul
fatto che i rialzi dei tassi di interesse abbiano un impatto sul’attività economica con ritardi lunghi e
variabili nei mercati emergenti. Tuttavia, in termini generali, le variazioni dei tassi d’interesse nei
paesi emergenti impiegano dai sei ai nove mesi per ripercuotersi sull’attività e fanno presagire un
duro colpo alla crescita nella prima metà di quest’anno.

Quali aree offrono opportunità nell’universo emergente?

Il segmento del reddito fisso emergente appare indubbiamente interessante. In prospettiva, con
un’inflazione destinata a diminuire nel corso di quest’anno, il ritorno dei timori per la crescita
renderebbe difficile per le banche centrali giustificare il mantenimento di tassi d’interesse elevati. Ad
esempio, in alcune parti dell’America Latina, i mercati prezzano tassi di policy reali dell’ordine del 4- 6%. Questi mercati offrono già un buon carry, con la possibilità che le obbligazioni si rafforzino nel momento in cui i policymaker si orienteranno verso un taglio dei tassi, forse nel corso dell’anno. È
probabile che le banche centrali latinoamericane riducano i tassi con il rallentamento della crescita.
Una riduzione dei tassi d'interesse porterebbe a un miglioramento delle prospettive di crescita dei
paesi emergenti nel 2024.

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