I mercati fanno paura, clienti in fuga dalla gestione patrimoniale
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Risparmio Lun 08 agosto 2022

I mercati fanno paura, clienti in fuga dalla gestione patrimoniale

La turbolenza sui mercati zavorra i conti di Allianz. Il gruppo assicurativo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con ricavi in crescita. I mercati fanno paura, clienti in fuga dalla gestione patrimoniale
Redazione Verità&Affari
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I conti di Allianz

La turbolenza sui mercati zavorra i conti di Allianz. Il gruppo assicurativo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con ricavi in crescita del 7,2% a 81,2 miliardi di euro, ma l’utile netto si è fermato a 1,7 miliardi, in calo del 23% rispetto ai 2,23 miliardi di euro dello stesso periodo del 2021. I ricavi sono stati trainati dal business danni che ha avuto una crescita di volumi e prezzi elevata. L’emorragia dell’utile, invece, è stata determinata dagli accantonamenti per i rischi connessi ai fondi statunitensi Structured Alpha Funds dell’asset manager Allianz Global Investors.

Business danni ok

La perdita è tutta quindi sugli investimenti finanziari: l’attività di gestione patrimoniale ha incontrato difficoltà a causa della turbolenza dei mercati. L’utile operativo è infatti cresciuto del 5,3% a 3,5 miliardi di euro, battendo le aspettative degli analisti, e il gruppo ha confermato l’obiettivo di 13,4 miliardi per quest’anno, con un margine di un miliardo, in più o in meno. I dati si confrontano con le aspettative di un utile netto di 1,83 miliardi e un utile operativo di 3,29 miliardi, secondo il consenso degli analisti fornito dalla società.

Pur avendo migliorato le prestazioni operative, con l’Ebit trainato da migliori risultati di sottoscrizione e investimento nel segmento danni, Allianz ha visto i clienti in ritirata dalla sua attività di gestione patrimoniale. I clienti del colosso obbligazionario Pimco (Pacific Investment Management Company), che fa capo ad Allianz, tra i maggiori investitori a reddito fisso del mondo con oltre 1 trilione di dollari di asset in gestione, hanno ritirato l’equivalente di quasi 30 miliardi di dollari nel secondo trimestre. Si è trattato di un segnale di fuga in mezzo ai rialzi dei tassi di interesse. Allianz ha provato a gettare acqua sul fuoco affermando che i deflussi sono stati in linea con le tendenze generali del mercato; per Citigroup, invece, sono stati significativamente più alti del previsto.

Previsioni

Secondo Giulio Terzariol, Chief Financial Officer di Allianz, gli investitori sono rimasti in disparte perché pensano che i tassi di interesse potrebbero aumentare. «Tutti gli investitori stanno prendendo una posizione prudente» e non stanno investendo in obbligazioni, ha detto il manager. Ma il Cfo è convinto che una volta che l’ansia per l’aumento dei tassi si dissiperà e questi si stabilizzeranno, i flussi torneranno a crescere.

Pimco ha già visto una certa stabilizzazione in tal senso nel corso del mese di luglio. Anche l’utile operativo del gestore è sceso di circa il 9% rispetto all’anno precedente nel secondo trimestre e, secondo gli analisti, rimangono dubbi sulle sue prospettive, poiché l’incertezza continua in un contesto macroeconomico turbolento. Le azioni Allianz sono scese dell’1,7 per cento a 176,50 euro a Francoforte. Citi ha posto un rating neutro sul titolo e un prezzo obiettivo di 190,60 euro.

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