Le società hanno meno debiti, tra i bond ora ci sono opportunità
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Risparmio Mar 16 agosto 2022

Le società hanno meno debiti, tra i bond ora ci sono delle opportunità

Da dopo il Covid le aziende hanno meno debiti e ora tra i bond societari ci sono delle opportunità di investimento. Le società hanno meno debiti, tra i bond ora ci sono delle opportunità
Redazione Verità&Affari
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Le opportunità tra i bond societari

Tra le poche conseguenze positive della pandemia da Covid-19 c’è il fatto che le aziende che sono riuscite a superare la tempesta sono oggi molto meno indebitate di prima e hanno più liquidità da spendere in investimenti. Questo, secondo Seth Meyer, gestore di Janus Henderson, potrebbe rappresentare una opportunità per gli investitori.

Qual è la situazione del debito delle aziende globali al termine della fase più buia della pandemia?

«Secondo i dati contenuti nell’ultima pubblicazione dello Janus Henderson Corporate Debt Index, le aziende di ogni parte del mondo stanno rimborsando i debiti per la prima volta dal 2014/15. Gli utili operativi sono aumentati del 51,4%, raggiungendo la cifra record di 3.360 miliardi di dollari nel 2021/22, con un aumento significativo della liquidità, che ha consentito di finanziare le spese in conto capitale, pagare dividendi record, effettuare riacquisti di azioni e procedere al servizio e al rimborso del debito. Di conseguenza l’indebitamento netto è diminuito dell’1,9%, attestandosi a 8.150 miliardi di dollari nel 2021/22, con una riduzione dello 0,2% a valuta costante».

Meno debiti significa più liquidità, quante aziende hanno davvero ridotto il proprio debito?

«Poco più della metà delle aziende (51%) ha ridotto l’indebitamento a livello globale; quelle fuori dagli Stati Uniti sono state più propense a farlo, con il 54% di esse ad aver ridotto l’indebitamento netto. Addirittura, un quarto delle aziende che abbiamo incluso nel nostro indice al momento non ha debiti; si tratta di aziende che hanno complessivamente una liquidità netta di 10 mila miliardi di dollari, metà della quale appartiene a nove grandi società, tra le quali figurano aziende tecnologiche di diversi settori, come Alphabet, Samsung, Apple e Alibaba. Le misure di sostenibilità del debito sono nettamente migliorate nel 2021/22, con un rapporto debito/patrimonio globale in calo di 5,7 punti percentuali al 52,6% e tre quarti dei settori in miglioramento. La percentuale dell’utile operativo assorbita dagli interessi passivi è scesa al minimo degli otto anni da quando esiste l’indice, solo l’11,3%, grazie ai bassi tassi e agli elevati margini di utile».

Italia ed Europa seguono questo andamento?

«Per quanto concerne le aziende italiane, l’indebitamento netto è sceso del 9% a parità del tasso di cambio grazie all’aumento degli utili e al calo degli investimenti per il gruppo Atlantia (infrastrutture per i trasporti) e al calo delle vendite del produttore automobilistico Stellantis, mentre è aumentato il debito per i servizi di pubblica utilità. Un dato in linea e anzi migliore di quello europeo: nel Vecchio Continente (senza considerare il Regno Unito) l’indebitamento netto nel 2021/2022 è sceso dell’1,3%. Si nota tuttavia una grande divergenza tra i vari Paesi: oltre all’Italia si sono ben comportate anche Norvegia, Svizzera, Austria e i paesi del Benelux».

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