Assogestioni, la raccolta dei fondi torna a salire, in luglio 5,4 miliardi
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Risparmio Mer 14 settembre 2022

Assogestioni, la raccolta dei fondi d'investimento torna a salire, in luglio 5,4 miliardi

Torna a salire il settore dei fondi dopo una lunga fase di flessione, con la raccolta che cresce di 5,4 miliardi di euro nel mese di luglio. Assogestioni, la raccolta dei fondi d'investimento torna a salire, in luglio 5,4 miliardi
Redazione Verità&Affari
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I dati di Assogestioni

Torna a salire il settore dei fondi dopo una lunga fase di flessione, con la raccolta che cresce di 5,4 miliardi di euro nel mese di luglio.
Gli investitori italiani si lasciano alle spalle mesi difficili «come mostra il forte rimbalzo della raccolta nel mese di luglio pari a +5,4 miliardi euro, cifra che annulla di fatto i deflussi del secondo trimestre e porta il patrimonio complessivo a 2.334 miliardi di euro». Secondo i dati raccolti da Assogestioni, tornano saldamente in territorio positivo anche i fondi aperti che nel mese hanno raccolto più di 2,6 miliardi euro.

Segno più

Lo spaccato della macrocategoria evidenzia anche il primo segno più in assoluto da inizio anno per i prodotti obbligazionari a +1,44 miliardi a luglio. Confermato anche il forte interesse dei sottoscrittori italiani per i fondi azionari che raccolgono oltre 1,7 miliardi di euro, mentre bilanciati e flessibili registrano rispettivamente 143 e 484 milioni di deflussi.

Luglio segna anche il mese migliore da inizio anno per la raccolta dei fondi chiusi, che hanno fatto registrare afflussi netti per 1,1 miliardi euro, portando il totale di sottoscrizioni delle gestioni collettive nel mese a circa +3,8 miliardi di euro, per un patrimonio di 1.212 miliardi, equivalente al 52% degli asset. Il restante 48% del patrimonio, pari a 1.122 miliardi di euro, è destinato alle gestioni di portafoglio, la cui raccolta netta a luglio si è attestata a +1,6 miliardi, suddivisi tra 1,3 miliardi di euro per le gestioni istituzionali e 343 milioni per quelle retail.

I dati definitivi relativi al secondo trimestre mostrano che il patrimonio gestito dell’industria del risparmio gestito si attesta a fine giugno a 2.257 miliardi di euro. La raccolta netta trimestrale, pari a -4,17 miliardi di euro, è stata rivista lievemente al rialzo rispetto ai -4,42 miliardi di euro delle stime preliminari. Il dato relativo ai primi sei mesi del 2022 resta positivo per +6,75 miliardi di euro.

Incertezze

In un periodo segnato ancora dalle incertezze geopolitiche e dalle turbolenze dei mercati finanziari, l’effetto mercato ha comportato una variazione di circa -7% del patrimonio. Limitato l’impatto dell’effetto raccolta, come confermano le sottoscrizioni dei fondi aperti, che mostrano un saldo sostanzialmente invariato, con flussi netti pari a -851 milioni di euro nel trimestre per un patrimonio gestito complessivo di 1.095 miliardi di euro.

Il dettaglio trimestrale di questa categoria macro conferma la dicotomia tra il continuo appetito per i prodotti azionari (+6,4 miliardi) e bilanciati (+1,7 miliardi) da un lato e la disaffezione dai fondi obbligazionari (-9,8 miliardi) dall’altro. Contenute le uscite dai fondi flessibili (-780 milioni).

Saldo negativo

Confermato il saldo negativo delle gestioni di portafoglio che nei tre mesi a fine giugno hanno registrato una raccolta netta di -4,9 miliardi, per un patrimonio gestito di 1.081 miliardi. Nessuna variazione sostanziale per i Piani Individuali di Risparmio: tra aprile e giugno i fondi Pir ordinari hanno rilevato deflussi per 195 milioni, mentre i Pir alternativi afflussi netti positivi pari a 152 milioni, per un saldo complessivo di -43 milioni nel periodo. Il patrimonio complessivo, censito sulla base di 65 Pir ordinari e 13 alternativi, risulta pari a 18,9 miliardi.

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