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Spiffero Gio 15 dicembre 2022

La Francia cambia gli arredi nella romana Villa Medici con Fendi

La Francia cambia gli arredi nella romana Villa Medici con Fendi: partnership per inserire contemporaneità nell'arredamento della villa. La Francia cambia gli arredi nella romana Villa Medici con Fendi
Gianfranco Ferroni
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Gianfranco Ferroni

Come cambia Villa Medici con Fendi

È nata un’esclusiva collaborazione tra Fendi e l’Accademia di Francia a Roma, con il supporto del Mobilier National, per il riallestimento dei sei saloni storici di Villa Medici. La visione di Kim Jones, direttore artistico couture e linea donna di Fendi, e di Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e linea uomo di Fendi, ha portato ad una metamorfosi degli spazi che, unendo design contemporaneo e heritage, fa di Villa Medici il luogo che perpetua un know-how eccezionale creando al contempo il patrimonio di domani.

Villa Medici è il risultato di una stratificazione storica che le conferisce un’identità architettonica e decorativa unica, che parte dal Rinascimento e attraversa i secoli, fino all’opera dell’artista Balthus negli anni Sessanta e Settanta e del designer e scenografo Richard Peduzzi nei primi anni Duemila, entrambi anche direttori dell’istituzione.

Colore al centro

Attingendo a queste eredità, il colore diventa l’elemento centrale dell’intero progetto sviluppato da Jones e Venturini Fendi, con il supporto del dipartimento di Architettura Fendi. La nuova interpretazione dei saloni combina una serie di abilità relative al design, all’arredamento e al restauro conservativo: i toni originali della pittura murale sono stati il punto di partenza per la scelta della palette di ogni ambiente, che si riflette in particolare nei tre tappeti annodati a mano con sfumature graduali, progettati esclusivamente per Villa Medici e interamente realizzati con lana francese riciclata.

Dialogo con il design contemporaneo

Il progetto è stato ispirato anche dal desiderio di instaurare un dialogo tra il patrimonio esistente e il design contemporaneo con la firma dei direttori artistici Fendi, quella di Fendi Casa, e con il contributo di alcuni designer invitati per delle collaborazioni speciali. A conferire ai saloni una nuova atmosfera contribuisce infatti una selezione di pezzi ideati dalla designer italiana Chiara Andreatti e dai francesi Noé Duchaufour-Lawrance, Ronan ed Erwan Bouroullec e Toan Nguyen.

Duchaufour-Lawrance si è ispirato alle forme e ai materiali caratteristici di Roma: il profilo dei pini domestici compare nel suo tavolo Borghese, che ha adattato per il Salon des Pensionnaires, mentre la lastricatura della Via Appia Antica ha ispirato i tavoli creati appositamente per il Salon de Lecture e il Salon Bleu.

Le sedie Virgola disegnate da Chiara Andreatti sono presenti nel Salon Bleu e nel Salon de Lecture, mentre il divano e le poltrone Welcome ideate per Fendi Casa decorano il Salon des Pensionnaires. Seguendo la tonalità della pittura murale, il divano Sandia, disegnato da Toan Nguyen e prodotto da Fendi Casa, è protagonista del Petit Salon, con la sua calda sfumatura arancio-ruggine.

Le sedie Belleville, disegnate da Ronan ed Erwan Bouroullec e prodotte da Vitra, sono invece protagoniste del Grand Salon di Villa Medici. Questo insieme di nuovi arredi dialoga con mobili del patrimonio scelti o trasformati da Balthus, parti dell’illuminazione geometrica di Richard Peduzzi e calchi di opere classiche del XVIII secolo di precedenti artisti borsisti dell’Accademia, tutti provenienti dalle collezioni di Villa Medici.

Legame anche sulle pareti con gli arazzi

Il legame tra heritage e arte contemporanea continua sulle pareti: grazie a un’eccezionale partnership con il Mobilier National, vengono introdotti a Villa Medici alcuni arazzi moderni e contemporanei, per lo più di artiste donne. Opere di Louise Bourgeois, Sheila Hicks, Aurelie Nemours, Alicia Penalba e Sonia Delaunay, ma anche di Raoul Ubac, Edoardo Chillida e Patrick Corillon sono esposte nelle sale accanto agli arazzi delle collezioni dell’Accademia, della serie cosiddetta “delle Indie” e del ciclo delle Quattro stagioni su cartoni preparatori di Francesco Salviati. La sapiente combinazione di arazzi culmina nel Grand Salon dove convivono pezzi in bianco e nero e pezzi storici che danno allo spazio una nuova vita e gli conferiscono un’atmosfera da galleria contemporanea.

Questa introduzione del design contemporaneo negli storici saloni di Villa Medici, che negli ultimi venti anni non avevano subito interventi significativi, è stata accompagnata da un importante lavoro di restauro che ha interessato le decorazioni del Grand Salon sotto la supervisione dell’architetto capo dei monumenti storici Pierre-Antoine Gatier, nonché gli arazzi del ciclo delle Quattro stagioni, restaurati
nel corso di due anni dal laboratorio Bobin Tradition.

Il riallestimento è stato anche l’occasione per migliorare la qualità del suono nei saloni di Villa Medici grazie al partner Devialet che ha attinto alla sua esperienza nell’ingegneria acustica innovativa per creare dei pannelli acustici su misura, installati dietro gli arazzi del Grand Salon al fine di sublimare l’esperienza sonora dello spazio.

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