Il Senato piange l'ex direttrice della biblioteca - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Primo piano/Spiffero
Primo pianoSpiffero Mar 27 dicembre 2022

Il Senato piange l'ex direttrice della biblioteca di Palazzo Madama

E' morta Maria Teresa Bonadonna Russo, per anni al vertice della biblioteca del Senato dove era stata assunta nel 1963. Il Senato piange l'ex direttrice della biblioteca di Palazzo Madama Maria Teresa Bonadonna Russo. direttrice della Biblioteca del Senato dal 1989
Gianfranco Ferroni
di 
Gianfranco Ferroni

L’ex direttrice della biblioteca del Senato

Il Senato piange l’ex direttrice della biblioteca, Maria Teresa Bonadonna Russo. Chi ha frequentato con assiduità ricorda questa raffinata studiosa, classe 1931, che per anni è stata al vertice delle preziose raccolte di piazza della Minerva.

Dopo la maturità conseguita presso il liceo Torquato Tasso di Roma, uno degli istituti della classe dirigente pubblica (dove hanno studiato, per fare qualche nome, Giulio Andreotti, Walter Veltroni, Paolo Gentiloni e Linda Lanzillotta), alla Sapienza di Roma si laurea in filologia classica per specializzarsi successivamente in paleografia greca alla Scuola Vaticana. Superato il concorso per consiglieri referendari, nel febbraio 1963 è assunta in Senato e viene assegnata al servizio della biblioteca della quale assumerà la direzione nel 1989.

I ricordi

Interessantissimi i suoi ricordi, che sono stati pubblicati anche sul sito del Senato: evocava, tra l’altro, i primi passi in biblioteca quando “una sera, mentre stavo andando a fare una ricerca nei magazzini, incontrai davanti all’ascensore Corrado Chelazzi, già direttore della biblioteca, che mi apostrofò: «Signorina, qui non ci possono stare le donne perché questo è un ascensore riservato al personale». Io risposi: «Guardi che io sono stata assunta qui» e lui, di rimando: «Adesso anche le donne in biblioteca» e senza dire nient’altro andò via”. Oggi, come minimo, ne  sarebbe scaturita una causa.

E poi, i danni subiti dalla biblioteca compiuti nel nome dell’Europa: “Oltre l’ordinario si poteva fare poco altro, anche perché c’erano da fronteggiare situazioni di emergenza e non previste. Come nella stagione dei grandi lavori, ossia quando è stato rifatto tutto l’impianto del riscaldamento, oppure quando è venuto a Roma il Parlamento europeo e la seduta si è tenuta in sala Koch, che è stata dunque totalmente smantellata, compresi i mobili del catalogo, per questo evento, per poi dover essere risistemata una volta terminato”.

Bonadonna Russo aveva un grande cruccio: “Dal mio punto di vista l’errore più grosso è stato quello di eliminare il catalogo cartaceo, perché il catalogo cartaceo è il monumento della storia della Biblioteca. Inoltre nel catalogo cartaceo c’era anche un prezioso catalogo dei manoscritti, oltre che un catalogo dei giornali organizzato per luogo di stampa e per data. Un’altra cosa che non apprezzo molto è il fatto che cambiano spesso le collocazioni in sala e questo disorienta i lettori”. L’amore per la biblioteca, sopra a tutto.

Condividi articolo