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Primo pianoSpiffero Sab 17 dicembre 2022

Da Bertolucci a Scola: in un libro Mediaset racconta i grandi film che ha prodotto in Italia

Nel volume intitolato “Mediaset e il cinema italiano” in copertina appare Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella Da Bertolucci a Scola: in un libro Mediaset racconta i grandi film che ha prodotto in Italia
Gianfranco Ferroni
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Gianfranco Ferroni

Il ruolo nel cinema di Mediaset

Chi ha prodotto i grandi film in Italia? Mediaset. E se la televisione è sempre la parte più visibile del gruppo fondato da Silvio Berlusconi, pochi ricordano che tante pellicole di successo sono nate proprio grazie al gruppo Mediaset. Comprese numerose opere “d’autore”: qualche nome, tra i registi? Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni e Dario Argento. Accompagnando i primi passi di nuovi registi destinati a fare grande il cinema italiano nel mondo, come Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Emanuele Crialese, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek e Paolo Genovese. Per sottolineare questo impegno ora è uscito un bel volume intitolato “Mediaset e il cinema italiano”, pubblicato da Mondadori Electa, dove in copertina appare Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella: è molto di più di un’edizione “coffee table”, da esibire davanti agli amici nel salone di casa. Si tratta di un’analisi raffinata, firmata da Gianni Canova e Rocco Moccagatta, che unisce, per usare le parole di un indimenticato storico dell’arte come Federico Zeri, “cultura alta e cultura bassa”.

Sforzi produttivi enormi, quelli dedicati al grande schermo, che hanno avuto il merito di accompagnare tutti, senza differenze sociali, in una sala cinematografica. Di grande interesse la prefazione di Pier Silvio Berlusconi, che scrive: “Fin dai tempi di Reteitalia e Penta, fino ad arrivare a Medusa, Mediaset ha investito con impegno e passione nel cinema, tanto da diventare il soggetto che ha finanziato e prodotto in assoluto più film in Italia: circa 600 titoli, tra i quali rientrano grandi successi popolari che hanno fatto la storia del nostro cinema. Con questo volume vogliamo raccontare la storia di questo impegno. Una storia che è talmente poco nota – sia al grande pubblico che alle élite politico-imprenditoriali – da risultare quasi ‘alternativa’ rispetto alle narrazioni canoniche sugli ultimi quarant’anni di cinema italiano. Una storia che tiene insieme il cinema dei grandi maestri, vecchi e nuovi, con il cinema di genere e quello di cassetta”. Berlusconi ricorda che in Reteitalia “abbiamo ritrovato alcune schegge di memoria collettiva ultra-pop come L’allenatore nel pallone, fenomeni di costume che hanno caratterizzato un’epoca come Sposerò Simon Le Bon, la nascita di un certo nuovo divismo anni Ottanta con film come ‘Via Montenapoleone’ o ‘I miei primi quarant’anni’.

I film più popolari

Ci siamo imbattuti in autentiche sorprese come Nanni Moretti, Abel Ferrara e maestri classici del cinema italiano come Risi, Lattuada e Rosi. Seguendo questo filo siamo arrivati all’avventura di Penta, con Mario e Vittorio Cecchi Gori, che per un lustro ha sfornato tanti successi e vinto un Oscar con Salvatores. E da lì a Medusa, con la nascita di un nuovo cinema popolare: da Pieraccioni ad Aldo, Giovanni e Giacomo, da Ficarra e Picone a Checco Zalone”. Un impegno che Medusa ha onorato dando “spazio anche alle opere di grandi autori: Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Dario Argento. E ha accompagnato i primi passi di nuovi registi destinati a fare grande il cinema italiano nel mondo: Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Emanuele Crialese, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Genovese”. Tante le firme che accompagnano il lettore, da Enrico Vanzina a Giuseppe Tornatore, senza dimenticare Maurizio Nichetti, Paolo Mereghetti e Marco Giusti. Un viaggio avvincente nel cinema italiano, il vero biglietto da visita, tricolore, nel mondo intero: si tratta davvero di quella “grande bellezza” che appare fin dalla copertina del volume.

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