Le armi si producono in 3D, chi le produce e perché fanno paura
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Tech Gio 20 ottobre 2022

Le armi ora sono in 3D, chi le produce e perché fanno così tanta paura

La stampante 3D è una tecnologia che negli ultimi anni sta apportando vantaggi a tante produzioni. Tra questi la riduzione dei tempi Le armi ora sono in 3D, chi le produce e perché fanno così tanta paura
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Le armi stampate in 3D

La stampante 3D è una tecnologia che negli ultimi anni sta apportando vantaggi a tante produzioni. Tra questi la riduzione dei tempi di realizzazione e una manutenzione più semplice. Come molte tecnologie, però, può essere usata anche per nuocere e non solo per fare del bene. È il caso delle armi “stampate” clandestinamente che stanno mettendo in allarme gli organi di polizia di varie nazione. Dalla Finlandia all’Australia infatti si moltiplicano le officine illegali che costruiscono armi da fuoco con le stampanti.

Gli arsenali clandestini

Queste officine illegali spesso sono difficili da trovare perché ben nascoste (molte volte si trovano anche in appartamenti privati). Una delle ultime scovate si trovava in Islanda. Dove le autorità hanno arrestato quattro uomini sospettati di progettare un attentato terroristico e che possedevano un arsenale con armi assemblate con stampanti 3D. Qualche tempo dopo è stato il turno della Spagna. Nei Paesi Baschi la Guardia civile spagnola ha scoperto un apparecchio di ultima generazione predisposto alla fabbricazione di armi ed ordigni.

I prezzi delle stampanti sono più accessibili

Questi due sono casi che si aggiungono a una lunga lista. D’altronde, l’Europol ha lanciato l’allarme, proprio perché gli episodi non sono isolati. “Il fenomeno non è inedito, esiste già da qualche tempo e produrre un’arma dall’inizio alla fine con questo sistema rimane una sfida non semplice”, afferma un rapporto citato dall’agenzia France Presse, “ma il rapido sviluppo della tecnologia 3D può creare una seria minaccia nel prossimo futuro”. Altro dato che fa preoccupare è quello che riguarda i prezzi. Questi calano velocemente e la tecnologia sta diventando sempre più accessibile: pensate che una stampante può costare pure 200 euro. Con questi apparecchi si possono fabbricare pistole in plastica che sfuggono ai controlli dei metal detector.

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