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Primo pianoTech Dom 19 marzo 2023

Cloud e Cdn, come i nuovi data center di Akamai in Italia potrebbero risolvere i problemi di Dazn

A luglio Akamai aprirà due data center in Italia: uno a Milano e uno a Roma. Così migliorerà anche il servizio di Dazn Cloud e Cdn, come i nuovi data center di Akamai in Italia potrebbero risolvere i problemi di Dazn
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

I nuovi data center di Akamai in soccorso di Dazn

La partita che ha generato più traffico Internet degli scorsi campionati mondiali di calcio è stata Francia–Marocco con 261 Terabyte al secondo. Un fiume di dati che, ovviamente, non ammettevano interruzioni di sorta. Alla base del miracolo, tutto basato sul cloud, oltre ai grandi data center ci sono le Cdn (content distribution network)  ossia server distribuiti in più aree geografiche che velocizzano la delivery dei contenuti web avvicinandoli di più alle posizioni degli utenti.

Ciò vi permette di fare usufruire di diversi servizi via Internet come guardare un film, scaricare software, controllare l’estratto conto, pubblicare post sui social o effettuare acquisti senza dover aspettare che i contenuti vengano caricati.  Un  numero sempre crescente di servizi online che devono essere resi fruibili nel minor tempo possibile. E se nello sport il calcio la fa da padrone ci sono altre applicazioni che richiedono altissime velocità di risposta come i servizi finanziari più sofisticati, aste on-line e sfide ai videogiochi per utenti professionali. In questi casi pochi attimi di attesa, altresì detta latenza, fanno la differenza.

Il nuovo servizio di Akamai

Ecco perché Akamai, tra i principali aziende a livello mondiale che si occupa di Cdn, ora ha lanciato un servizio (Connected Cloud) che, grazie all’acquisizione della rete di Linode, offre una sintesi tra  servizi cloud e cdn a vantaggio delle aziende che impiegano applicazioni che richiedono bassisima  latenza e alta interattività.

“Akamai dispone già di molti data center nel mondo – ha spiegato Luca Moglia, senior solution manager dell’azienda in Italia- e a luglio ne apriremo due nel nostro paese: uno a Milano e nei mesi seguenti anche a Roma. La strategia è di decentrare i servizi per avvicinarsi agli utenti finali”.

Il vostro approccio è dunque diverso da quello dei grandi player del cloud come Amazon e Microsoft?

“I competitor hanno una strategia centralizzata con grandi data center. Noi vogliamo invece gestire i dati che transitano nei nostri server vicino agli utenti per questo abbiamo già un network distribuito con 350mila server in 4 mila location nel mondo, anche presso gli operatori di rete. In questo modo, visto anche il proliferare di attacchi informatici, è possibile fornire agli utenti un maggior livello di sicurezza”.

Il mercato per i servizi cloud, di cui la cdn è una parte importante, sono in continua crescita dunque?

“Secondo uno studio del Politecnico di Milano il mercato del cloud ha generato, nel 2022, 4,5 miliardi in crescita del 15% rispetto al 2021. Ma le esigenze per questi servizi stanno crescendo in maniera esponenziale perché rappresentano la base di tutte le attività che un’azienda può svolgere sul web”.

Akamai è tra i fornitori di servizi cdn di Dazn: ora con il nuovo datacenter di Milano i problemi di ricezione da parte degli utenti saranno finiti?

“Tra i nostri clienti c’è anche la Rai che vede un costante aumento di traffico online. All’aumentare dell’audience crescono i problemi dei colli di bottiglia. La colpa però non è solo della cdn, ci sono anche molti altri fattori. Inoltre è molto complesso supportare la visione di un evento su device molto diversi tra loro come smartphone, pc e smart tv che hanno dei sistemi operativi molto semplici ma hanno bisogno di un maggior numero di flusso di dati perché lo schermo è grande. E quindi avere i data center più vicini sarà certamente importante per garantire la migliore esperienza utente qualunque sia il device utilizzato”.

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