Metaverso, un mercato da 282 miliardi di dollari (nel 2025) - V&A
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Primo pianoTech Mar 27 dicembre 2022

Metaverso, un mercato da 282 miliardi di dollari (ma solo nel 2025)

Il mercato del metaverso è visto in crescita, ma ci vorrà qualche anno. Ecco le aziende e i settori che ne beneficeranno. Metaverso, un mercato da 282 miliardi di dollari (ma solo nel 2025) Visori per entrare nel Metaverso
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

L’anno del Metaverso?

Il 2023 sarà l’anno del metaverso? L’interrogativo è d’obbligo dato che al momento la realtà virtuale ha solo un ristretto numero di adepti. Ma certamente lo spera Meta, ossia Facebook che nel 2021 ha cambiato nome per sposare questa strategia dove ha investito 10 miliardi di dollari. Ma forse era troppo presto, il titolo quest’anno ha perso il 60% di valore, dato che i contenuti per il metaverso scarseggiano e la possibilità di entrare nel magico mondo della realtà virtuale è (per ora)  riservata a chi indossa lo scomodo visore.

Insomma il metaverso assomiglia un po’ a quando vennero lanciati sul mercato i televisori 3D. Le immagini a tre dimensioni erano visibili solo indossando appositi occhiali e i film prodotti in 3D erano pochi. Il risultato fu la sparizione dal mercato di  questa tecnologia riservata ora solo alle sale cinematografiche con pellicole tipo Avatar.  

Per il metaverso, nato più di 30 anni fa dalla penna dello scrittore Neal Stephenson, si ipotizza però un futuro roseo.

Le stime di Emergen Research

Tanto che al 2025, il mercato potrebbe raggiungere i 282 miliardi di dollari secondo le stime di Emergen Research, per poi compiere un vero e proprio balzo e in soli altri tre anni sfiorare gli 829 miliardi di dollari. Una cifra interessante anche per gli investitori, dato che, hanno spiegato gli esperti di Invesco, il metaverso comprende un’ampia gamma di settori e di applicazioni, con opportunità per moltissime aziende.

Ma prima che la realtà virtuale abbracci completamente il mondo reale passerà un bel po’ di tempo. Qualcuno è già rimasto scottato dal virtuale espresso dalle cryptovalute, con il bitcoin precipitato nelle quotazioni da 65mila a 16 mila dollari, o dagli investimenti in opere d’arte espresse con gli Nft, anch’esse precipitate fragorosamente. Lo stesso è capitato con gli appezzamenti di terreni virtuali. Prendiamo Sandbox, un mondo virtuale costruito sulla blockchain di Ethereum dove i giocatori possono costruire, possedere e monetizzare le loro esperienze di gioco creando beni digitali sotto forma di gettoni non fungibili (Nft),  vendendoli sul mercato. Ebbene in un anno il prezzo del Sand è precipitato del 90%.

Le aziende e i settori da tenere d’occhio

Chi però volesse investire nel mondo virtuale potrebbe seguire alcuni consigli guardando alle aziende che possono fare soldi  nella complicata fase di realizzazione dell’ecosistema che costituisce il metaverso.

Infatti, per poter realizzare l’intero potenziale  insito nel mondo virtuale  c’è bisogno di maggiore potenza di calcolo. Quindi le aziende da monitorare sono i produttori di memoria artificiale, oltre che quelle che operano nello sviluppo dei chip e dei semiconduttori.

E poi c’è l’harware ossia i dispositivi fisici.  Come i visori per la realtà virtuale e gli occhiali per  la realtà aumentata, le cui vendite potrebbero raggiungere 43,9 milioni di pezzi al 2025, dagli 11,2 milioni del 2021, secondo le stime di IDC.

Ci sarà anche bisogno di velocità più elevate di connettività: la latenza e la larghezza di banda  devono  migliorare. In particolare, la prima dovrà essere inferiore ai 12 millisecondi per garantire un’esperienza realmente immersiva del metaverso. Basta pensare che attualmente, per le chiamate video sono necessari  soltanto 75-150 millisecondi. La diffusione delle reti 5G sarà utile, ma da sola non basterà: saranno necessari parecchi data center cloud e l’edge computing.

E poi ci sono le piattaforme per lo sviluppo, la progettazione e  gestione di mondi immersivi e digitali dove lavorare, giocare, imparare e socializzare.

Serviranno anche protocolli e motori standard tanto che a  giugno 2022 è stato istituito il Metaverse Standard Forum, che garantirà l’operabilità tra metaversi  diversi e una visione comune, a cui hanno finora aderito  colossi digitali come Adobe, Meta, Microsoft, Nvidia, Sony e altri.  Da non dimenticare le aziende per  i pagamenti che dovranno essere veloci, economici, flessibili, scalabili e sicuri. 

Infine, i contenuti, i servizi e gli asset nel metaverso saranno probabilmente la categoria che offrirà le opportunità più interessanti ai fornitori di servizi ‘over the top’ (si spiega così la strategia elaborata da Meta) alle società rivolte a consumatori e imprese che digitalizzano l’economia del mondo reale così da permettere agli utenti un’esperienza senza soluzione di continuità tra reale e digitale.

 

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