Iliad festeggia 5 anni, il ceo Levi: "Si puó fare business nelle tlc"
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AperturaTlc Dom 28 maggio 2023

Iliad festeggia i primi 5 anni, il ceo Levi: "Si puó fare ancora business nelle tlc"

Iliad, l’operatore di telefonia, costola dell'omonimo gruppo francese, spegne in Italia 5 candeline. Parla il ceo Benedetto Levi. Iliad festeggia i primi 5 anni, il ceo Levi: "Si puó fare ancora business nelle tlc"
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Domani, 29 maggio, Iliad, l’operatore di telefonia, costola dell’omonimo gruppo francese, spegne in Italia 5 candeline. E per festeggiare, oltre all’ennesimo trimestre di crescita dei conti, ha tagliato il traguardo dei 10 milioni di utenti mobile. Così mentre Tim, Vodafone e WindTre cercano di mettere a posto i conti a colpi di cessioni (Rete unica) e tagli al personale, la compagnia di tlc scommette sul futuro, puntando sugli investimenti nelle sue infrastrutture.

“Credo che il singolo elemento, quello più importante, in questi anni, per la nostra crescita sia stata la coerenza che abbiamo sempre dimostrato e l’aver creato fin da subito un rapporto di fiducia con le persone, gli utenti e i partner – spiega l’amministratore delegato Benedetto Levi -. Un rapporto di fiducia che è stato reso possibile proprio dall’aver rispettato le promesse. Dall’essere rimasti sempre fedeli ai nostri valori, alla semplicità, alla trasparenza, all’innovazione”.

Una recente indagine Doxa ha dato all’operatore la medaglia del tasso di soddisfazione del 99% dei propri clienti. “Abbiamo visto che tra i motivi di questa soddisfazione ci sono la qualità delle nostre reti, la trasparenza e la totale chiarezza delle nostre offerte – prosegue Levi -. Continueremo ad investire per sviluppare la nostra rete mobile, che oggi copre già più del 99% della popolazione con 4G e più di 3mila città sono raggiunte dal nostro 5G. E continueremo anche a incrementare sempre più la copertura della nostra fibra ottica in tutta Italia”. 

Il piano degli investimenti

Un piano di crescita per i prossimi anni che lo stesso ceo definisce “molto ambizioso” e che parte dalle fondamenta dei quasi 4 miliardi di euro già spesi in Italia per lo sviluppo dell’infrastruttura e l’acquisto delle licenze delle frequenze. “Continueremo con gli investimenti ad un ritmo molto sostenuto – continua il top manager -. Il settore è importante e lo sarà sempre più, perché permetterà la transizione digitale ed ecologica. Sappiamo che gli investimenti che facciamo oggi avranno un ritorno enorme proprio sullo sviluppo dell’economia italiana. Avendo anche queste grandissime responsabilità noi siamo pronti, e lo abbiamo dimostrato, a fare la nostra parte”.

Nonostante il settore non goda più dei margini del passato. “La chiave è continuare ad investire e innovare – risponde Levi -. È necessario ripensare i modelli, lavorando sulla struttura dei costi, sull’organizzazione, sull’offerta commerciale. È un business che ha futuro e che sarà sempre più fondamentale. Il mio auspicio è che lo sviluppo della fibra ottica in Italia possa andare il più veloce possibile, perché abbiamo ancora un ritardo importante, rispetto ad altri Paesi”.

Ma lo scorporo della Rete unica da Tim non è la sola soluzione per incoraggiare gli investimenti delle compagnie. “Il mio auspicio è che tutti gli operatori possano competere ad armi pari e portare sul mercato offerte che facciano la differenza e che vengano percepite come attraenti dai consumatori. Noi, come Iliad, vorremmo arrivare tra cinque anni provando la stessa sensazione d’entusiasmo che abbiamo oggi. E dirci che abbiamo ancora tanto da fare”, conclude l’ad.

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