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Primo pianoTrasporti Mer 28 dicembre 2022

Aerei, c'è confusione nei cieli e negli aeroporti italiani. Ita: "nessun cartello sui voli per la Sicilia"

Privatizzazioni scali siciliani, cartelli nei prezzi, vendita dell'ex Alitalia e continuità territoriale. I dossier caldi del trasporto aereo Aerei, c'è confusione nei cieli e negli aeroporti italiani. Ita: "nessun cartello sui voli per la Sicilia"
Redazione Verità&Affari
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Il quadro cambia senza una rotta comune

 C’è grande confusione nei cieli e negli scali italiani con partite aperte su più fronti. In Sicilia l’Antitrust denuncia un cartello sui voli, mentre a Palermo e a Catania avanza la privatizzazione dei rispettivi aeroporti. Intanto in Sardegna ci sono zero candidati per il trasporto aereo in continuità per i collegamenti da Alghero per Milano Linate e Roma Fiumicino. E a Palazzo Chigi si punta a chiudere la partita Ita entro fine anno.

Ita nega l’esistenza di un cartello sui voli per la Sicilia

“Non è stato fatto nessun cartello in assoluto” ha dichiarato l’amministratore delegato di Ita,  Fabio Lazzerini. “Peraltro è stato presentato un esposto all’Antitrust e alla Guardia di finanza. Stanno facendo i loro rilievi e vedremo quali saranno le risultanze. Siamo a disposizione di tutte le autorità per trovare il mondo migliore per dare il giusto bilanciamento di connettività della Sicilia” ha aggiunto il manager, ricordando che la compagnia pubblica ha quasi 50 voli settimanali su Catania da Fiumicino e oltre 40 da Linate.

“Le tariffe medie che abbiamo avuto nelle vendite della settimana di Natale per venire a Catania sono state fra i 60 ed i 70 euro quindi non parliamo di cifre che probabilmente sono dei picchi che dipendono da logiche di pricing della aziende – ha continuato -. Ci siamo dati un prezzo massimo proprio per evitare che i pressi schizzassero verso l’alto in base alla legge della domanda e dell’offerta”. 

Intanto a Palermo torna poi d’attualità la privatizzazione di Punta Raisi. Secondo quanto riferisce Il Sole24Ore il 30 dicembre è prevista l’assemblea dei soci di Gesap, che gestisce lo scalo di Palermo. Novità dovrebbero poi arrivare a breve anche sulla vendita dell’aeroporto di Catania, gestito dalla Sac. Secondo alcune stime, le due operazioni dovrebbero valere assieme oltre un miliardo. 

In Sardegna va deserta la gara per il trasporto in continuità territoriale da Alghero su Linate e Fiumicino

Nessuna offerta è stata presentata per i collegamenti tra lo scalo di Alghero e Milano Linate e Roma Fiumicino Cagliari per il periodo che va dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024. E’ andata meglio invece su altre tratte: per la Cagliari-Roma Fiumicino si sono proposte Ita e Volotea, mentre sulla Cagliari-Linate si è proposta solo Ita. Gara a tre ( Ita, Volotea e AeroItalia) per Olbia-Roma Fiumicino, mentre due compagnie (Ita e AeroItalia) si sono proposte per Olbia-Milano Linate. A questo punto, l’iter per l’aggiudicazione delle tratte per cui è stata presentata un’offerta dovrebbe concludersi entro fine anno.

Inoltre l’assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, Antonio Moro ha assicurato che Alghero non resterà senza voli: “ci siamo già attivati con il Ministero e con l’Enac per avviare una procedura di emergenza che consenta di non interrompere il servizio pubblico dallo scalo algherese. Dobbiamo prima di tutto mettere in sicurezza il sistema di trasporto aereo per la Sardegna, poi mi auguro che si possa lavorare unitariamente con serenità per l’individuazione di soluzioni adeguate alle esigenze della Sardegna da tradurre in un modello sardo di continuità, che insieme con il Governo dovremo difendere a Bruxelles”.

Il governo punta a chiudere la partita Ita entro fine anno

In pole position per la privatizzazione della compagnia pubblica c’è la tedesca Lufthansa.La compagnia tedesca dovrebbe presentare ad horas la sua proposta. Il Tesoro dovrà poi valutarla anche in funzione dei livelli occupazionali e delle prospettive di sviluppo. In una fase successiva poi, potrebbero aggiungersi altri partner con le Ferrovie con cui lo Stato (che resterà socio di Ita) immagina potenziali sinergie. L’operazione è possibile perché il Dpcm riscritto dal governo Meloni prevede la possibilità che una compagnia aerea possa acquisire anche solo una quota di minoranza attraverso un aumento di capitale. Senza quindi rilevare  le quote del Tesoro che si riserva un ruolo chiave nella gestione della compagnia aerea.

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