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Primo pianoTrasporti Mar 28 febbraio 2023

L'Austria conferma la stretta sui tir italiani. Salvini chiama l'Europa

Vienna fa la voce grossa e Bruxelles fa lo struzzo. Sos dei trasportatori italiani: l'Ue sia garante dei trattati sulla libera circolazione. E Salvini scende in campo L'Austria conferma la stretta sui tir italiani. Salvini chiama l'Europa PROTESTA DEGLI AUTOTRASPORTARI PER IL CARO CARBURANTE MANIFESTAZIONE TIR BLOCCO DEL TRAFFICO STRADE
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Stretta sui tir italiani

L’Austria conferma la stretta ai Tir italiani con buona pace delle richieste di un tavolo per trovare una intesa. E Bruxelles, che dovrebbe garantire i trattati di libero scambio commerciale tra Paesi,  fa lo struzzo. Da qui l’Sos dei trasportatori,  subito raccolto dal ministro Matteo Salvini. 

“Se l’Austria continuerà a mantenere gli inaccettabili divieti austriaci al Brennero , l’Italia continuerà a chiedere una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea – ha detto  il ministro delle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio replicando all’omologa austriaca Leonore Gewessler nel corso del bilaterale che ha aperto la giornata del Consiglio informale dei ministri Ue a Stoccolma.

L’incontro, riferisce una nota del Mit, é durato mezzora ed é stato “estremamente franco”. La posizione italiana espressa alla ministra austriaca é che “la qualità dell’aria é in costante miglioramento nonostante l’incremento del traffico”.

“A fare la differenza – aggiunge la nota – é il ricambio del parco mezzi, anche grazie agli sforzi delle imprese di autotrasporto”. L’Italia, ha ribadito il ministro Salvini, “é pronta a discutere di tutto ma il prerequisito é la cancellazione dei divieti unilaterali” imposti da Vienna dal 2003 e che “violano i Trattati”. “Attendiamo – ha concluso Salvini – una parola definitiva e chiara da parte della Commissione Ue, inspiegabilmente molto attenta sui balneari mentre da anni non interviene sulle violazioni al Brennero”.

Anche i sindacati contro la scelta dell’Austria

L’appello al governo era stato lanciato ieri  delle categorie di trasportatori dopo che Vienna aveva confermato la stretta al Brennero. “Dispotico e incomprensibile”: così il segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo aveva definito l’atteggiamento dell’Austria nei confronti dell’Italia sul contingentamento dei Tir, “un’imposizione decennale, unilaterale”, avallata  dalla ministra austriaca Leonore Gewessler, che si era detta addirittura “irritata” per le rimostranze avanzate in questi anni dal nostro Paese.

“La Gewessler ritiene i divieti  misure indispensabili per la qualità della vita in Tirolo, noi pensiamo siano atti di prepotenza di un Paese nei confronti di un altro all’interno della stessa Unione Europea – aveva replicato Russo. – Il comportamento dell’Austria è inammissibile e discriminatorio nei confronti dell’economia e delle imprese italiane. Bisogna porre fine, da subito, a quella che è una prevaricazione bella e buona.

L’Italia chiama l’Europa

“Il ministro austriaco dichiara di voler risolvere un problema, ma la politica dei divieti austriaci ha storicamente fatto pagare un conto salatissimo non solo all’autotrasporto italiano, ma a tutte le imprese del nostro mondo produttivo – proseguiva Russo – chiediamo che, dopo le ‘enne’ segnalazioni partite dal nostro Paese, anche l’Europa si faccia garante del rispetto dei trattati sulla libera circolazione delle persone e delle merci all’interno dell’Unione Europea”.

“Non escludiamo anche azioni di protesta qualora non si arrivasse a trovare una soluzione condivisa fra tutti gli Stati europei, che non può essere, ovviamente, quella dell’autostrada “su prenotazione”, aveva concluso il segretario generale di Conftrasporto e di Unatras, l’Unione delle maggiori associazioni italiane dell’autotrasporto, chiedendo l’intervento di Roma. Appello recepito dal ministro Salvini che chiede a Bruxelles un intervento deciso.

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