Ita, prosegue il braccio di ferro sugli aumenti di stipendio- V&A
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Primo pianoTrasporti Mer 08 febbraio 2023

Ita Airways, continua il braccio di ferro sugli aumenti di stipendio

Non è ancora chiusa la partita sugli incrementi di salario per i lavoratori Ita. Cub e Usb sono pronti a manifestare il 16 febbraio Ita Airways, continua il braccio di ferro sugli aumenti di stipendio Equipaggio Ita Airways
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Nuovo incontro per scongiurare lo spettro scioperi

Al ministero del lavoro è andata in scena questa mattinala fase due della procedura di raffreddamento per evitare il rischio scioperi da parte  dei dipendenti Ita Airways. Ma ancora non c’è ancora un’intesa sugli aumenti che il sindacato chiede a gran voce dopo che i lavoratori dell’ex Alitalia si sono visti ridurre di circa il 40% lo stipendio nel passaggio ad Ita.

Non a caso le sigle sindacali Cub e Usb hanno già chiesto e ottenuto le autorizzazioni del caso per manifestare nella mattina del 16 febbraio in piazza Santi Apostoli a Roma. Oggetto dell’iniziativa non solo gli adeguamenti salariali, ma anche la trasparenza nelle assunzioni in Ita, il ripristino dell’integrazione alla cigs fino all’80% e la revoca delle cartelle Inps ricevute dai lavoratori in seguito a licenziamenti illegittimi e a successivi reintegri. 

Più ottimista è invece la Filt-Cigl: “terminata riunione al ministero del lavoro , l’incontro rimane aperto e aggiornato alle 14 di venerdì, nel frattempo ci incontreremo in sede aziendale Ita nella giornata di domani alle 18 per vedere se si riesce a finalizzare accordo, viceversa venerdì chiuderemo negativamente la procedura di raffreddamento” spiega Fabrizio Cuscito, numero uno della Filt-Cgil, ex pilota Alitalia e oggi comandante di Ita.

Intanto con il governo si discute anche del piano aeroporti

La questione è legata a doppio filo con Ita perché Lufthansa è preoccupata dalla concorrenza delle low cost che in Italia spopolano anche grazie ad oltre 500 milioni di sussidi erogati dagli enti locali a sostegno dei piccoli aeroporti. Se n’è parlato nell’incontro del 7 febbraio fra il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, e i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl. 

Il piano aeroporti non è stato l’unico argomento di confronto, ma l’incontro è stato l’occasione per parlare anche degli investimenti del settore, della regolamentazione del mercato e anche dell’applicazione dei minimi previsti dal contratto per i lavoratori delle compagnie aeree che operano in Italia. Si è trattato chiaramente solo di un primo confronto che dovrebbe proseguire nelle prossime settimane perché il governo vorrebbe mettere a punto un piano strategico di ampio respiro sul tema trasporti. 

I tedeschi sono vicini a chiudere la partita per il 20-40% di Ita

Lo riferisce il quotidiano tedesco Handelsblatt. “Al secondo tentativo, Lufthansa potrebbe riuscire nell’acquisizione della compagnia italianaa Ita” si legge nel quotidiano economico che conferma l’intenzione del vettore tedesco di acquistare una quota minoritaria per poi salire nel capitale di Ita successivamente. Il giornale spiega però che c’è interesse a chiudere la partita rapidamente dal momento che la compagnia potrebbe perdere fino a 1,5 milioni al giorno

I piani sono già “in fase avanzata” e “all’inizio di questa settimana si è saputo che Lufthansa ha già firmato una dichiarazione di intenti con le Ferrovie dello Stato italiane”. Handelsblatt riferisce che “la maggior parte degli italiani spera che Lufthansa ristrutturi e integri la compagnia aerea come ha fatto con Swiss e Brussels”. Obiettivo: mettere le ali ai piedi di Ita che ha ormai appena il 20% del mercato nazionale. E magari anche il ritorno al marchio Alitalia. 

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