Negli Usa pensano già ai taxi volanti, United investe 10 milioni
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Trasporti Ven 12 agosto 2022

Negli Usa pensano già ai taxi volanti, United Airlines investe 10 milioni

Un’idea in fase di sviluppo, ma i taxi volanti si avvicinano alla realtà. O almeno è quanto ritengono i vertici di United Airlines Negli Usa pensano già ai taxi volanti, United Airlines investe 10 milioni
Redazione Verità&Affari
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I taxi volanti negli Stati Uniti

Per il momento rimane ancora un’idea in fase di sviluppo, ma i taxi volanti si avvicinano alla realtà. O almeno è quanto ritengono i vertici di United Airlines, che hanno chiuso un accordo con Archer Aviation che prevede fino a 200 taxi volanti da mettere a disposizione della compagnia aerea americana. United Airlines ha versato un deposito da 10 milioni di dollari per le prime 100 unità, sintomo di come la fiducia verso i taxi volanti che la società con base a San Francisco sta realizzando si sta lentamente alzando.

A rivelare la notizia è stato il Wall Street Journal. Il giornale americano ha anche parlato con Adam Goldstein, ceo di Archer, che ha spiegato come il deposito milionario di United Airlines sia un passo significativo per il settore in quanto rappresenta la prima azienda a chiudere un accordo versando «soldi in contanti» a chi sta progettando questa tipologia di veicoli innovativi.

I prototipi di taxi

Gli aerei sviluppati di Archer, così come i prototipi in via di creazione da parte delle aziende rivali, sono degli aerei in grado di decollare in verticale come gli elicotteri. United Airlines e Archer saranno partner nel lancio del taxi volante in grado di trasportare fino a quattro passeggeri. La speranza delle compagnie aeree è che questi veicoli siano in grado di far viaggiare i clienti in città, trasportandoli via aria invece che su autostrade congestionate da e verso gli aeroporti hub. La speranza è che siano in grado anche di ridurre le emissioni di carbonio per questi viaggi.

Test entro il 2024

I veicoli di tutti i produttori sono in sviluppo e in fase di testing, ma prima di poter essere immessi sul mercato e decollare dovranno ottenere l’approvazione delle autorità di regolamentazione, nel caso degli Stati Uniti la Federal Aviation Administration. Tra gli interrogativi da risolvere ci sono anche i requisiti dei piloti e come rendere compatibili questi nuovi veivoli con quelli che già occupano lo spazio aereo.

L’obiettivo delle compagnie è di riuscire a ottenere l’autorizzazione entro il 2024 e Archer spera di riuscire a farlo entro il termine di quell’anno, come ha spiegato Goldstein al Wsj. Secondo quanto dichiarato da Michael Leskinen, presidente di United Airlines Ventures, i costi saranno simili a Uber Black, dove un viaggio da Manhattan un aeroporto di New York potrebbe costare tra i 110 e i 120 dollari.

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