EasyJet taglia i voli per l'estate, compagnie in rosso per 190 miliardi
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ApprofondimentiTurismo Mar 21 giugno 2022

EasyJet taglia i voli per l'estate, compagnie in rosso per 190 miliardi

Centinaia di voli a rischio e vacanze in bilico per migliaia di italiani. Il problema della carenza di personale di EasyJet. EasyJet taglia i voli per l'estate, compagnie in rosso per 190 miliardi
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

I voli a rischio per le vacanze

Centinaia di voli a rischio e vacanze in bilico per migliaia di italiani. Il problema della carenza di personale (ma non solo) sta infatti mandando in tilt il traffico aereo. L’ultimo annuncio in ordine di tempo è quello di EasyJet, compagnia che ha una fortissima presenza in Italia con destinazioni in tutta l’Europa, che prevede una drastica riduzione dei voli previsti. Ma la lista di chi sta ridimensionando l’offerta è lunga e non comprende solo le low cost ma anche alcune più blasonate compagnie di bandiera.

Quali i motivi di questo caos? La premessa è quanto emerge dai numeri che la Iata, la principale associazione delle aviolinee, ha fornito durate la sua assemblea generale in corso a Doha. Se il 2022 segna il ritorno effettivo delle persone a bordo degli aerei, dice la Iata, il costo del carburante, l’inflazione, la minore crescita economica, le tensioni in alcune aree del mondo, le restrizioni contro il Covid in Asia e la carenza di personale nel settore faranno in ogni caso perdere quest’anno alle compagnie altri 9,7 miliardi di dollari. Con il «rosso», da quando è scoppiata la pandemia, che porta le perdite complessive a 189,5 miliardi.

«Di fronte a questa voragine nei conti – ci viene spiegato – molti vettori che rischiavano il fallimento hanno effettuato drastici tagli al personale (si parla di 30 mila addetti in meno). Terminata l’emergenza le compagnie stesse, anche per rifarsi del periodo di fermo, hanno schedulato troppo. A ciò si è aggiunta la protesta del personale che, dopo un periodo di turni massacranti, ora chiede un diverso trattamento». Così, nonostante gli aumenti dei prezzi dei biglietti che in taluni casi arrivano anche al 100% rispetto al pre covid, le cancellazioni diventano inevitabili. Un dato attendibile parla di poco meno di 120 mila voli da qui a fine settembre.

Le prospettive di EasyJet

Una fetta dei quali, appunto, di EasyJet che in un laconico comunicato ha annunciato la decisione «di tagliare voli in estate a causa del difficile contesto operativo». La compagnia aerea a basso costo britannica ha affermato che ora si aspetta che la sua capacità sarà di circa l’87% dei livelli del 2019 nel trimestre fino a fine giugno e di circa il 90% nel quarto trimestre fino a fine settembre, aggiungendo che ci sarà un impatto sui costi a causa dei problemi. Il mese scorso aveva dichiarato che prevedeva di operare il 90% della capacità del 2019 in questo trimestre e circa il 97% nel quarto.

I problemi, predita ancora la nota «includono ritardi nel controllo del traffico aereo e carenza di personale nell’assistenza a terra e negli aeroporti, con conseguente aumento dei tempi di consegna degli aeromobili e partenze ritardate che hanno un effetto a catena con conseguente cancellazione dei voli». La compagnia punta l’indice sull’intero sistema aeroportuale dove «un mercato del lavoro molto ristretto ha ulteriormente messo sotto pressione la società» soprattutto in due dei suoi aeroporti più grandi, Londra Gatwick e Amsterdam.

«Mentre nelle ultime settimane l’azione che abbiamo intrapreso per rafforzare ulteriormente la resilienza ci ha visto continuare a operare fino a 1700 voli e trasportare fino a un quarto di milione di clienti al giorno, il difficile ambiente operativo in corso ha purtroppo continuato ad avere un impatto che ha comportato cancellazioni – ha spiegato il Ceo Johan Lundgren -. Stiamo adottando azioni preventive per aumentare la resilienza durante il resto dell’estate, inclusa una serie di ulteriori consolidamenti dei voli negli aeroporti interessati». EasyJet ha comunque affermato che «lo slancio delle prenotazioni è continuato», con la domanda di viaggi per quest’estate che è rimasta forte: i biglietti per il trimestre in corso sono stati venduto all’86%, con i rendimenti dei biglietti in aumento del 2%, e per il 48% nel quarto trimestre, con i rendimenti dei biglietti in aumento del 14% circa.

 

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