La nautica cresce nel 2022, Italia fa scuola nelle barche da sogno
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Turismo Ven 23 settembre 2022

La nautica cresce anche nel 2022. L’Italia fa scuola nelle barche da sogno

Il settore naviga col vento in poppa ed è uno dei più dinamici del Paese. Lo confermano i dati diffusi del Salone nautico di Genova La nautica cresce anche nel 2022. L’Italia fa scuola nelle barche da sogno
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Il settore della nautica in Italia

Covid, guerra ed esplosione dei costi industriali non hanno affondato la Nautica. Anzi, il settore naviga col vento in poppa ed è uno dei più dinamici del Paese. Lo confermano i dati diffusi all’inaugurazione del Salone nautico di Genova: nel 2021 il 70% delle aziende ha registrato un trend di crescita del 10%-20% ( il 24% di queste prevede un aumento del fatturato del 10%) e solo il 3% ha visto una decrescita. Dato che fa il bis con un 2019 che si era chiuso positivamente. Ed anche il 2022 sta confermando l’andamento positivo.

Il richiamo

Da qui la richiesta di maggiore attenzione da parte della politica per un comparto che è anche un fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo. «Nella Nautica gli addetti sono cresciuti del 10%, arrivando a 190 mila occupati. Siamo il settore che è cresciuto di più, raggiungendo 3,370 miliardi di euro di export – ha detto Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica. – Per questo – ha aggiunto – dal prossimo parlamento pretendiamo visione e strumenti che tengano il passo. Noi siamo un’associazione tripla A: autonoma, agovernativa e apartitica. A noi interessano i risultati». Richieste sostenute dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi che ha sottolineato «il proprio impegno affinché l’economia del mare rappresentasse una priorità di sviluppo».

«Confidiamo che il prossimo esecutivo – ha detto ancora Bonomi – faccia scelte lungimiranti per il settore nautico». E una rispsta è arrivata dal ministro Giovannini. «Il regolamento per la Nautica, atteso da molto tempo, è pronto e sta per essere inviato in questi giorni alle altre amministrazioni per i concerti – ha detto Giovannini. – E nell’ultimo decreto abbiamo inserito anche, per la prima volta, incentivi per il refitting della nautica da diporto, nell’ottica della transizione ecologica. Credo che quando si vedra’ in mare il primo yacht carbon free tutti quanti vorranno essere pronti a farlo».

Vitalità del Salone

E la salute del settore – è stato sottolineato – è testimoniata dalla vitalità di un Salone, in cui sono presenti oltre 1000 espositori per 998 brand, con il 70% degli spazi riservati alle imbarcazioni a motore e il 30 % alla vela. E con buyer provenienti da 35 Paesi. Un salone che il prossimo anno sarà completamente rinnovato. «Se esiste un modello Genova per il ponte esiste anche per questo Salone. Nel corso degli anni siamo arrivati a celebrare un Salone che si candida ad essere il primo del mondo – ha detto Giovanni Toti presidente della Regione Liguria. A Toti ha fatto eco il sindaco di Genova Marco Bucci che ha annunciato che sta arrivando in porto un accordo decennale per sviluppare la manifestazione nella città del Lanterna.

Settore ai raggi x

E il vento favorevole emerge dal report di Deloitte “Boating market monitor”, lo studio di mercato che fotografa tendenze e novità. Dal 2014 al 2021, il valore di mercato è cresciuto ad un tasso medio del +10%, raggiungendo un valore complessivo di circa 28 miliardi di euro – ha spiegato il senior partner di Deloitte, Tommaso Nastasi, nel presentare il dossier.

A trainare il trend positivo delle nuove imbarcazioni sono principalmente le aree geografiche Europa e Nord America, che insieme rappresentano circa il 70% del mercato. Come tipologia di imbarcazioni, invece, circa il 90% del mercato retail globale di nuove imbarcazioni è generato dalle barche a motore e il 10% dalle barche a vela. Positive anche le prospettive per la cantieristica italiana. «In particolare – spiega Nastasi – l’Italia è leader nel mercato globale dei superyachts, ovvero delle imbarcazioni di lunghezza superiore ai 24 metri (80 piedi). Rispetto agli altri Paesi, l’Italia è saldamente in testa per quanto riguarda gli ordini globali di superyacht, con circa 520 progetti in order book nel 2022». »Le priorità – ha concluso il manager – rimangono lo sviluppo del business e l’eccellenza operativa».

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