Fanno i debiti per le vacanze e poi non riescono a pagare le bollette
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Turismo Ven 05 agosto 2022

Fanno i debiti per le vacanze e poi non riescono a pagare le bollette, il paradosso degli italiani dopo la pandemia

Secondo i dati Confturismo Confcommercio, 28 milioni di italiani andranno o sono andati in vacanza in questa estate 2022. Fanno i debiti per le vacanze e poi non riescono a pagare le bollette, il paradosso degli italiani dopo la pandemia STAZIONE TERMINI PARTENZE PER FERRAGOSTO, VACANZE
Redazione Verità&Affari
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I prestiti degli italiani per le vacanze

Secondo i dati Confturismo Confcommercio, 28 milioni di italiani andranno o sono andati in vacanza in questa estate 2022. La crisi economica è dunque alle spalle? In realtà, sembrerebbe di no. Sempre più italiani ricorrono ad un prestito per poter pagare le vacanze. Un fenomeno che, a dirla tutta, era già stato denunciato negli anni passati da Legge3.it, che aiuta persone e aziende ad uscire da situazioni di sovraindebitamento, e che oggi, con una nuova crisi economica in corso, preoccupa ancora di più.

Secondo quanto rilevato da Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, da maggio a giugno 2022 sono aumentate del 50% le ricerche online riguardo il bonus vacanze, e le modalità per farne richiesta. Ma ciò che sorprende maggiormente è che a maggio 2022 le ricerche relative ai “prestiti veloci” sono aumentate di quasi l’85% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Guardando alle digitazioni fatte sui motori di ricerca in Italia, notiamo subito come la parola chiave ‘prestito’ sia digitata molto frequentemente, e da giugno 2020, anche se ancora in misura contenuta, inizia ad essere associata alla parola ‘vacanza’ nelle ricerche – commenta Chiara Clemente, marketing manager Italia di Semrush –. Un chiaro segnale di come sempre più persone per andare in vacanza chiedano un prestito o valutino la possibilità di farlo”.

Ricorrere a prestiti per attività che non hanno come obiettivo quello di generare capitale, in un momento in cui si è già in difficoltà, e lo scenario economico è caratterizzato da una generale sofferenza ed una grande incertezza, può essere molto pericoloso. “Appare evidente come in Italia scarseggi la cultura finanziaria, e questo può portare a fare scelte azzardate, che quasi sempre hanno conseguenze nefaste – spiega Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it –. Negli ultimi due anni tra settembre e ottobre abbiamo registrato un aumento tra il 30 ed il 40% di richieste di aiuto da parte di persone che avevano chiesto prestiti per andare in vacanza, per poi rendersi conto che quelle piccole rate, andandosi a sommare a mutuo o affitto, bollette, spesa e altri prestiti, erano tutt’altro che sostenibili. Anche per il 2022 stimiamo dati molto simili, se non anche più alti. Quest’anno, inoltre, si è verificata una cosa ancora più preoccupante: decine di persone che sono consapevoli di avere già una situazione economica precaria, e chiedono se sia davvero così semplice uscire dal sovraindebitamento con la Legge 3 del 2012 migliorata dal 15 luglio con l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, per continuare a chiedere prestiti e andare in vacanza. In realtà, questi strumenti normativi aiutano chi si trova oppresso dai debiti suo malgrado, non i furbetti”. 

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