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Turismo Ven 09 dicembre 2022

Turismo, 4,5 milioni di italiani tornano sulle piste. Dolomiti Superski e Valle d'Aosta da record

Un milione e mezzo di passaggi in una sola giornata. Mai così tanti sciatori l'8 dicembre. Segno che ormai la stagione Covid è alle spalle. Turismo, 4,5 milioni di italiani tornano sulle piste. Dolomiti Superski e Valle d'Aosta da record Inizia la stagione sciistica
Redazione Verità&Affari
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Positivo il primo test di stagione nel ponte dell’Immacolata

Sono 4,5 milioni gli italiani che hanno deciso di sfruttare il lungo ponte dell’Immacolata per tornare in montagna. Secondo un’indagine Coldiretti-Ixè, è una vera e propria ripartenza destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci ma sull`intero indotto delle vacanze in montagna, dall`attività dei rifugi alle malghe fino agli agriturismi. “L’economia che ruota intorno al turismo invernale – ricorda la Coldiretti – ha un valore stimato prima dell’emergenza Covid tra i 10 e i 12 miliardi di euro all’anno tra diretto, indotto e filiera. Proprio dal lavoro di fine anno dipende, infatti, buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole con le attività di allevamento e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio”. Sempre secondo Coldiretti e Terranostra sono circa 420mila gli italiani che hanno optato invece per la buona tavola in agriturismo, ma sono stati molto frequentati sono anche i mercatini contadini di Campagna Amica che si moltiplicano nelle località turistiche.

Un milione e mezzo di passaggi in una sola giornata

E’ il record storico per Dolomiti Superski nel giorno dell’Immacolata. Mai così tanti sciatori l’8 dicembre. Segno che ormai la stagione del Covid è alle spalle. Sono stati 102.000 gli skipass venduti, nonostante l’aumento dei prezzi dovuti quest’anno al caro energia. Nell’ultima settimana il numero di skipass venduti ha superato del 2% quello dell’anno scorso. È partita bene la stagione dello sci anche in Valle d’Aosta. L’8 dicembre, i primi passaggi registrati sono stati oltre 32 mila. A Breuil-Cervinia e Valtournenche se ne sono registrati 11 mila: «numeri da record, che eguagliano i picchi di alta stagione delle annate migliori, a sottolineare la necessità di un ritorno alla normalità, dopo due inverni travagliati, e una rinnovata voglia di sci, di montagna, di vasti spazi e di divertimento» ha fatto sapere la Cervino spa. 

Un buon segnale per un settore nel pieno della tempesta

Dopo due anni di pandemia, il turismo di montagna ha anche dovuto affrontare gli aumenti delle temperature, oltre che l’incremento del costo dell’energia che incide sia sul riscaldamento che sul funzionamento degli impianti. Costi che solo in parte sono stati riversati sugli sciatori che pure da quest’anno devono anche essere muniti di un’assicurazione obbligatoria per scendere in pista. “Preoccupati? Non si può non esserlo – ha spiegato Valeria Ghezzi, presidente Anef (associazione degli esercenti degli impianti di risalita) al settimanale Panorama il 28 ottobre scorso – Non possiamo fermarci ora. L’economia di intere valli e di pezzi del territorio dipendono da noi”.

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