Moderna, causa a Pfizer e BioNTech per i vaccini: cosa succede
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Primo pianoVaccini Ven 26 agosto 2022

Moderna, causa miliardaria a Pfizer e BioNTech per i vaccini. Fra i brevetti contestati anche quello di un italiano

Tre brevetti sulla tecnologia mRNA violati (uno depositato da un italiano) e una causa miliardaria che ora fra tremare Pfizer Moderna, causa miliardaria a Pfizer e BioNTech per i vaccini. Fra i brevetti contestati anche quello di un italiano NUOVO CENTRO HUB VACCINALE VACCINAZIONI VACCINAZIONE ANTI COVID-19 ALLESTITO PRESSO LA SCUOLA PRIMARIA GIANNI RODARI DI MODUGNO OPERATRICE SANITARIA CARTELLO VACCINO MODERNA
Fosca Bincher
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Fosca Bincher

La causa di Moderna contro Pfizer e BioNTech

Moderna ha fatto causa a Pfizer e BioNTech per violazione di tre brevetti sui vaccini anti-Covid. La denuncia di risarcimento danni è stata depositata presso il tribunale civile del Massachusetts per chiedere le royalties di diritto su tutti i vaccini venduti nel mondo a partire dall’8 marzo 2022, con la sola eccezione di quelli distribuiti ai paesi poveri con il programma Covax.

Stéphane Bancel, CEO Moderna

La causa è stata intentata in Massachusetts perché in quello stato ci sono gli stabilimenti produttivi centrali sia di Pfizer che di BioNtech negli Usa, anche se tutti e tre i colossi farmaceutici (anche Moderna) hanno la sede legale per motivi fiscali e giuridici nello stato del Delaware. Analoga causa è stata presentata in Germania, paese di origine di BioNtech

Un maxi risarcimento

Il risarcimento secondo Moderna è dovuto perché i due concorrenti hanno sviluppato una tecmologia a mRNA prima in modo autonomo, poi per fare più in fretta copiando da tre brevetti di Moderna che risalivano alla prima decade degli anni duemila ed erano stati studiati in vista di un vaccino per altro coronavirus: la MERS.

Brevetto rubato a un italiano

I tre brevetti violati sarebbero il numero 127, quello 574 e il numero 600. Fra gli scienziati di Moderna che avevano inventato le tecnologie poi usate nei vaccino Comirnaty di Pfizer e BioNTech c’è anche un italo-britannico-americano, Giuseppe Ciaramella (brevetto 600).

Giuseppe Pino Ciaramella

Nato da una famiglia di Amalfi, studente in Gran Bretagna, poi trasferitosi negli Stati Uniti Giuseppe Ciaramella detto Pino ha lavorato per i tre colossi dei vaccini: Pfizer, Astrazeneca e Moderna. A Pfizer è stato 14 anni, lavorando che nel laboratorio che mise a punto il Viagra. Ma è stato nei 4 anni a Moderna che mise a punto la tecnologia a mRNA “con una cornice di lettura aperta che codifica una proteina S del betacoronavirus o una subunità della proteina S, formulate in una nanoparticella lipidica”.

Traballano le quarte dosi

La causa di Moderna condona l’utilizzo del vaccino nel periodo di massima emergenza, e soprassiede su tutto il tempo in cui a gestirla è stato il governo Usa, come grazia la distribuzione dei vaccini ai paesi del Terzo mondo perché in quel caso ognuno ha rinunciato ai suoi brevetti. Ma può fare male a Pfizer e agli alleati tedeschi, complicando non poco la vendita dei bivalenti prevista per questo autunno.

FLACONI VACCINI MODERNA COMIRNATY

Moderna infatti chiede alla corte prima di tutto di costituirsi con una giuria popolare, di decidere subito se c’è stata violazione dei tre brevetti e in caso affermativo di inibire a Pfizer e BioNtech la vendita di ulteriori dosi in Usa e nei mercati internazionali, stabilendo la royalty da pagare a Moderna e il risarcimento dovuto per le quantità vendute dopo l’8 marzo scorso. Ci sono miliardi di dollari in ballo.

Fosca Bincher

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