Auto, a settembre la crescita rallenta. Crollano le elettriche
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AutoPrimo piano Ven 20 ottobre 2023

Auto, a settembre la crescita rallenta. Crollano le elettriche

Vendite in Europa a quota +11%. Dato positivo ma ancora lontano dal periodo pre-Covid. L'Italia corre. E ora anche la Germania tradisce le vetture "a spina". Bene Stellantis Auto, a settembre la crescita rallenta. Crollano le elettriche auto elettrica
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Le auto a benzina guadagnano un altro 5% del mercato, in calo le diesel mentre precipitano le elettriche. Bene le ibride. E questa la fotografia scattata dall’Acea sul mercato automobilistico di settembre. Un mese ancora in crescita (+11,1%) ma in percentuale nettamente inferiore ai mesi precedenti (+20,7% di agosto o al +16,7 di luglio) e soprattutto ancora lontano dai numeri pre-covid.

Siamo comunque di fronte al quattordicesimo mese consecutivo in territorio positivo con le immatricolazioni nell’area composta da Ue, Paesi Efta e Regno Unito che sono state pari a 1.166.728 unità.   Sull’andamento del mercato, spiega Acea,  influiscono due fattori: da una parte, la maggior disponibilità di prodotto presso le reti di vendita, dall’altra, il venir meno dell’effetto statistico Covid che finora aveva sostenuto la crescita (un anno fa era partita la ripresa delle immatricolazioni dopo la lunga crisi causata dalla carenza di semiconduttori).

Ora è l’Italia a trainare il mercato

 Tra i principali mercati dell’Europa continentale, la performance migliore è dell’Italia con un +22,7%; la Francia ha messo a segno un +10,7% e la Spagna un +2,3%. Male la Germania (-0,1%). Nel cumulato annuo, il tasso di crescita più alto è sempre appannaggio del mercato italiano (+20,5%), seguito da quello britannico (+20,2%), spagnolo (+18,5%), francese (+15,9%) e tedesco (+14,5%).

Anche la Germania scende dall’auto elettrica

In Europa le  elettriche registrano sempre una crescita a doppia cifra, ma  il rallentamento è forte. Dopo il +101,6% di agosto e il +62,4% di luglio, le auto a batteria guadagnano solo il 13,2% per effetto del trend negativo del loro maggior mercato continentale: in Germania, infatti, le Bev perdono il 28,6% a causa dell’esclusione (dal primo settembre) delle aziende dalla platea dei beneficiari degli incentivi.

Nella sola Ue, le Bev migliorano del 14,3% e passano dal 14,1% al 14,8% del mercato, superando le diesel per la terza volta nell’anno. Le ibride non ricaricabili, invece, registrano il risultato migliore con un +30,5% in scia al contributo di Germania (+44,1%), Italia (+34,8%) e Francia (+30,2%). Sostanzialmente stabili le ibride plug-in con un +0,4%, mentre le auto a benzina guadagnano il 5,5% e le diesel perdono il 12,5%, scendendo al 12,7% del mercato.

Buon mese per Stellantis

A settembre, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha immatricolato 200.826 veicoli, il 15% in più rispetto allo stesso mese del 2022. In territorio positivo Peugeot (+7,2%), Opel-Vauxhall (+24,2%), Fiat (+8,3%), Citroën (+10,9%), Jeep (+121,9%), Alfa Romeo (+16,9%) e Lancia (+2,1%). In calo DS (-3,6%) e Maserati (-5,7%).  

Il gruppo Volkswagen ha visto le vendite  crescere del 13,6%, raggiungendo le 284.113 unità. In territorio positivo quasi tutti i brand in portafoglio: +7% per la Volkswagen, +20% per l’Audi, +7,3% per la Skoda, +63,3% per la Seat, +23,3% per la Cupra e +14,1% per la Porsche. In contrazione il polo del lusso composto da Bentley e Lamborghini (-3,3%).

Nel segmento premium, il gruppo Bmw ha registrato 77.711 vetture (+11,1%), con il marchio principale e la Mini in crescita, rispettivamente, del 12,4% e del 6,4%. Andamento positivo pure per la Mercedes-Benz, con 69.593 immatricolazioni e un +18,9%, frutto del +17,9% del brand della Stella a tre punte e del +74,4% della Smart. Meno brillante il gruppo  Renault: le immatricolazioni sono aumentate del 7,4% a quota 102.461 unità, con il brand principale in miglioramento dell’11,4%, la Dacia del 2,2% e l’Alpine del 22,6%. Scende la Ford, con un -7,2% e 50.709 targhe, mentre la Volvo ha messo a segno un +26,7% (15.192). La Jaguar Land Rover ha targato 15.467 veicoli, con un +25,2% generato dal marchio dei fuoristrada e un +8,1% per il brand del giaguaro. Male la Tesla, con un -19,2% e 34.080 immatricolazioni.

Toyota superstar

Per quanto riguarda le giapponesi e coreane,  gruppo Hyundai-Kia ha targato 102.390 vetture, l’1,9% in più nel confronto annuo, con un -3,9% per il marchio Hyundai e un +7% per la Kia. Crescita a doppia cifra per Toyota, con 82.112 immatricolazioni e un +115,4% frutto di un +8,3% per il brand delle tre ellissi e di un +58,8% per la Lexus. La Nissan è cresciuta del 17,7% (32.116 unità immatricolate), la Mazda del 9,6% (19.838) e la Suzuki del 53,2% (20.412). In calo la Honda con un -3,4% (7.459 targhe) e la Mitsubishi con un -1,1% (3.929).

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