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BanchePrimo piano Gio 01 giugno 2023

Credito, Cherry Bank rileva Banca Popolare Valconca

Il gruppo Cherry Bank fondato da Giovanni Bossi rileva Banca Popolare Valconca, che era in amministrazione controllata Credito, Cherry Bank rileva Banca Popolare Valconca Giovanni Bossi fondatore di Cherry Bank
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Credito, Cherry Bank rileva Banca Popolare Valconca

Dopo mesi di trattative Cherry Bank Banca Popolare Valconca, in amministrazione straordinaria, hanno sottoscritto l’accordo quadro che disciplina termini, condizioni e impegni delle parti nell’operazione di fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca nell’istituto guidato da Giovanni Bossi. L’accordo prevede l’assegnazione ai soci Banca Popolare Valconca di azioni ordinarie di nuova emissione di Cherry Bank – nel rapporto di una azione ordinaria di Cherry Bank per ogni azione ordinaria Banca Popolare Valconca – prive di indicazione del valore nominale e aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione, grazie alle quali i soci di Banca Popolare Valconca arriveranno a detenere il 10% del capitale sociale di Cherry Bank post fusione.

Un percorso per l’uscita dalla crisi

Per Banca Popolare Valconca la firma dell’accordo quadro rappresenta il primo tassello nel percorso di soluzione della crisi che ne ha determinato l’assoggettamento ad amministrazione straordinaria alla fine dello scorso anno. La fusione per incorporazione in Cherry Bank consentirà, infatti, di recuperare sostenibilità e redditività grazie all’“ibridazione” con il business model di una banca specializzata, capace di intercettare opportunità di mercato a elevato potenziale di sviluppo e marginalità e di ripristinare buffer prudenziali sui livelli di solidità patrimoniale, a oggi erosi sotto i minimi regolamentari. Al contempo l’integrazione valorizzerà i tratti distintivi di Banca Popolare Valconca quale banca a forte radicamento territoriale che continuerà ad operare con il proprio marchio al fine di assicurare una lettura di continuità sul territorio di riferimento.

Cherry Bank svolgerà il ruolo di aggregatore

Per Cherry Bank questa operazione di fusione, che nasce da solide motivazioni di carattere industriale, mira a permetterle di accelerare il percorso già avviato con l’integrazione del Banco delle Tre Venezie nel 2021, confermando così l’efficacia delle scelte strategiche di allora e la capacità di adattarsi tatticamente alle nuove “sfide” del mercato, nel quale il retail commercial banking torna a giocare un ruolo chiave.

La banca che risulterà dall’integrazione tornerà nuovamente a svolgere il ruolo di “aggregatore”, con evidenti ricadute positive a beneficio degli azionisti, del territorio e di tutti gli stakeholders.

Inoltre, nell’ambito dell’operazione di aggregazione e allo scopo di favorirne il buon esito, Cherry Bank riconoscerà un diritto personale non cedibile agli azionisti di Banca Popolare Valconca, che siano soci della Banca risultante dalla fusione dalla data di approvazione dell’Assemblea fino al momento in cui si realizzino le condizioni per l’esercizio dello stesso, che consentirà loro di beneficiare di eventuali plusvalori che dovessero risultare dall’esito positivo di alcuni contenziosi attivi attualmente pendenti e dall’eventuale dismissione di un asset strategico di Banca Popolare Valconca.

In un’ottica di sostegno a quei soci che avessero necessità di liquidare le proprie azioni (assegnate in sede di fusione e detenute ininterrottamente sino alla data della possibile cessione), l’ad di Cherry Bank Giovanni Bossi si è impegnato personalmente ad acquisire o far acquisire azioni per un controvalore massimo complessivo pari a 2 milioni, garantendo l’acquisto delle prime 700 azioni per ciascun socio richiedente e per le eventuali azioni residue eccedenti tale soglia, un acquisto proquota sino al raggiungimento dell’ammontare massimo.

La storia di Banca Valconca e il salvataggio di Cherry Bank

A novembre scorso la maggioranza degli oltre 4mila soci della riminese Popolare Valconca ha messo il veto sull’incorporazione con Blu Banca (ex Banca Sviluppo Tuscia, di cui Banca Popolare del Lazio è azionista al 99%), mandando così in fumo l’operazione che puntava al consolidamento dei piccoli istituti per rafforzarne i patrimoni (quello dell’istituto romagnolo, considerato troppo basso, si attestava a 59,3 milioni di euro a fine 2021) e assicurare un ritorno stabile alla redditività.

Il 4 aprile scorso i commissari straordinari di Banca Valconca, in amministrazione straordinaria, avevano concesso un periodo di esclusiva negoziale a Cherry Bank, culminato nella firma dell’accordo quadro di oggi.

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