Crowdfunding immobiliare a prova di bolla, l'opportunità di investire
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Immobiliare/Apertura
AperturaImmobiliare Dom 07 aprile 2024

Crowdfunding immobiliare a prova di bolla, l'opportunità di investire sul mattone condiviso in Italia

Il settore del crowdfunding immobiliare in Italia è in crescita e arriva la piattaforma spagnola Urbanitae. Crowdfunding immobiliare a prova di bolla, l'opportunità di investire sul mattone condiviso in Italia
Emanuele Bonora
di 
Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Sarà il settore immobiliare il prossimo Eldorado del crowdfunding in Italia? A guardare i numeri e l’interesse degli operatori sembrerebbe proprio di sì. Lo scorso anno, statistiche di Crowdfunding Buzz, i progetti di lending, ovvero prestando i soldi, sono stati in totale 401, per un totale di 133.896.000 di euro di fondi raccolti. Mentre quelli di equity, che prevedono la partecipazione nella società, sono stati in totale 31, per un totale di 49.107.000 di euro. Numeri in crescita del 6%, ma ancora residuali, se rapportati al resto d’Europa, tra cui la Francia dove, ad esempio, nel 2022 erano stati raccolti per il mattone oltre 1,3 miliardi.

“Il mercato italiano del crowdfounfing immobiliare è tra i più giovani e con grandi potenzialità”, conferma Carlo Magnoni, con oltre 20 anni di esperienza negli investimenti e nello sviluppo immobiliare, ora alla guida di Urbanitae, la piattaforma spagnola che opera nel settore. Urbanitae è solo l’ultimo degli operatori sbarcati in Italia, ma con le idee chiare: arrivare a 50 milioni di progetti finanziati già nel suo primo anno di attività. Un’opportunità per i costruttori e per gli investitori. “Come Urbanitae siamo impegnati a garantire che il crowdfunding continui a crescere come fonte di finanziamento per gli sviluppatori locali“, premette Magnoni. 

Per quale motivo prevede una crescita del crowdfounfing immobiliare in Italia?

“Oltre al fatto che si tratta di un mercato giovane, se rapportato a quello degli altri Paesi europei, il settore del credito bancario per le operazioni immobiliari è diventato più ristretto e soprattutto lo sviluppatore di piccole e medie dimensioni fa più fatica ad avere accesso al finanziamento, nonostante la serietà dell’operazione”.
E qual è il vostro ruolo?
“La piattaforma fa incontrare domanda e offerta. Ma per noi è fondamentale la selezione dei progetti, che devono avere determinate caratteristiche di solidità e redditività. Solo quelle che superano le nostre analisi, vengono approvate e messe a disposizione degli investitori sulla piattaforma”.
Qual è l’investitore ideale per questo genere di operazioni?
“Dipende, è molto soggettivo. Un investimento proposto nel mondo giusto è adatto sia all’investitore retail più piccolo che ad investitori con capacità più grandi, così come family officer o società. Come per tutti gli investimenti poi la regola numero uno è la diversificazione, sia per area geografia sia per tipo di operazione”.
Non temete il rischio dello sboom immobiliare?
“Non è un momento facile, ma la selezione delle operazioni che facciamo è il valore aggiunto. Il vantaggio di Urbanitae poi è essere presenti in 4 diversi Paesi europei e, quindi, poter cogliere le opportunità nei diversi mercati”.
Condividi articolo