Crowdfunding immobiliare a prova di bolla, l'opportunità di investire sul mattone condiviso in Italia
Il settore del crowdfunding immobiliare in Italia è in crescita e arriva la piattaforma spagnola Urbanitae.Sarà il settore immobiliare il prossimo Eldorado del crowdfunding in Italia? A guardare i numeri e l’interesse degli operatori sembrerebbe proprio di sì. Lo scorso anno, statistiche di Crowdfunding Buzz, i progetti di lending, ovvero prestando i soldi, sono stati in totale 401, per un totale di 133.896.000 di euro di fondi raccolti. Mentre quelli di equity, che prevedono la partecipazione nella società, sono stati in totale 31, per un totale di 49.107.000 di euro. Numeri in crescita del 6%, ma ancora residuali, se rapportati al resto d’Europa, tra cui la Francia dove, ad esempio, nel 2022 erano stati raccolti per il mattone oltre 1,3 miliardi.
“Il mercato italiano del crowdfounfing immobiliare è tra i più giovani e con grandi potenzialità”, conferma Carlo Magnoni, con oltre 20 anni di esperienza negli investimenti e nello sviluppo immobiliare, ora alla guida di Urbanitae, la piattaforma spagnola che opera nel settore. Urbanitae è solo l’ultimo degli operatori sbarcati in Italia, ma con le idee chiare: arrivare a 50 milioni di progetti finanziati già nel suo primo anno di attività. Un’opportunità per i costruttori e per gli investitori. “Come Urbanitae siamo impegnati a garantire che il crowdfunding continui a crescere come fonte di finanziamento per gli sviluppatori locali“, premette Magnoni.
Per quale motivo prevede una crescita del crowdfounfing immobiliare in Italia?