Rischio recessione, il gestore: "Come difendersi sui mercati"
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AperturaInvestimenti Lun 31 luglio 2023

Rischio recessione, il gestore di Candrian: "Come difendersi sui mercati"

Il mercato azionario sembra trovarsi in un tunnel con un limitato potenziale di rialzo e per questo stiamo assumendo una posizione neutrale. Rischio recessione, il gestore di Candrian: "Come difendersi sui mercati"
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Stiamo purtroppo andando verso una recessione annunciata, ma le occasioni non mancano. Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam, ne ha parlato con la Verità&Affari

“Morbido” o “brusco”, la natura dell’atterraggio dell’economia globale a seguito della stretta monetaria iniziata nel 2022 è stato al centro delle speculazioni dei mercati. Verso quale scenario ci avviamo?

“Lo scenario che si prospetta è quello di una crescita debole ma positiva che evita la recessione su entrambe le sponde dell’Atlantico e di un’inflazione sottostante che si allenta solo gradualmente, con le banche centrali dovranno tenere il piede sul freno nella seconda metà dell’anno. L’Asia emergente è un’eccezione con una crescita relativamente sostenuta quest’anno”.

Questo scenario è già prezzato dai mercati?

“Il mix crescita/inflazione più favorevole del previsto ha sostenuto i mercati nel primo semestre. Il sentiment è adesso più positivo, con il consenso che ora prevede un “atterraggio morbido” per l’economia statunitense e nessun aumento dell’inflazione nei prossimi mesi. Per questo, riteniamo che per la seconda parte dell’anno il rischio sia più asimmetrico al ribasso. Le sorprese positive possono lasciare il posto a delusioni:, decelerazione più forte nelle economie sviluppate, inflazione di fondo più resiliente del previsto”.

Visto questo scenario macro e sentiment, come vi posizionate sull’azionario?

“Il mercato azionario sembra trovarsi in un tunnel con un limitato potenziale di rialzo e per questo stiamo assumendo una posizione neutrale sulle azioni. Infatti, le valutazioni sono relativamente alte, in particolare per gli Stati Uniti. Inoltre, la crescita degli utili prevista negli Stati Uniti e in Europa include già le nostre aspettative di crescita economica positiva per il 2023 e il 2024 e lascia poco margine di sicurezza. Negli Stati Uniti il marcato calo degli indicatori anticipatori del credito induce alla prudenza riguardo alle aspettative di utili positivi nei prossimi mesi. Anche in Europa i rischi per la crescita sembrano essere al ribasso”.

Questo per quanto riguarda i mercati sviluppati. E gli emergenti?

“Nei Paesi emergenti la situazione ci sembra relativamente più favorevole. Dato il calo sostenuto dei dati sull’inflazione e un ciclo di inasprimento monetario iniziato prima, le condizioni finanziarie dovrebbero essere più favorevoli. Inoltre, date le nostre aspettative di un dollaro più debole, questa zona dovrebbe subire un impatto positivo. Infine, sebbene al momento la riapertura della Cina sia deludente, non escludiamo che un sostegno monetario e/o fiscale più massiccio possa sostenere la regione”.

Restano sacche di valore nell’azionario Usa ed Ue?

“Dato il rallentamento dell’economia, stiamo sovrappesando i titoli difensivi di qualità come la healthcare e i consumi di base, maggiormente in grado di resistere a un ciclo ribassista associato a un’inflazione persistente e per il quale il potere di determinazione dei prezzi delle imprese sarà essenziale. Sovrappesiamo anche temi a lungo termine come la transizione energetica e l’automazione. Queste azioni dovrebbero essere meno influenzate dai cicli economici e beneficiare delle questioni geopolitiche strutturali”.

Se le prospettive sulle azioni sono incerte, in quali asset gli investitori possono cercare rendimento?

“In primis, sul mercato obbligazionario, l’asset class sta riguadagnando il suo pedigree con un ritorno alla diversificazione. Adottiamo una propensione verso una più long duration e sovrappesiamo il credito di alta qualità in Europa, che offre un interessante profilo di rischio/rendimento. Infatti, nonostante la compressione degli spread nel 20232, il mercato del credito offre livelli di rendimento interessanti. Stiamo approfittando di un contesto di banche centrali più accomodanti nei paesi emergenti per sovrappesare il loro debito in valuta locale. Siamo inoltre posizionati su beni rifugio come l’oro e lo yen. Quest’ultima potrebbe anche beneficiare della possibile fine del processo di controllo della curva dei rendimenti da parte della BOJ visti i dati sull’inflazione recentemente superiori agli obiettivi della banca centrale giapponese”.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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