Turismo, a Ferragosto attese 17 milioni di presenze - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Turismo/Apertura
AperturaTurismo Dom 13 agosto 2023

Turismo, a Ferragosto attese 17 milioni di presenze: risultati sotto le aspettative

A differenza di quanto si pensava, non sarà un Ferragosto da tutto esaurito: al mare meno italiani rispetto allo scorso anno. Turismo, a Ferragosto attese 17 milioni di presenze: risultati sotto le aspettative
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Turismo, a Ferragosto attese 17 milioni di presenze: risultati sotto le aspettative

(Teleborsa) – In occasione del weekend lungo di Ferragosto il settore del turismo tira le somme. Per le cinque notti, dall’11 al 16 agosto – secondo quanto emerge dal monitoraggio realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla disponibilità ricettiva presente sui diversi portali di prenotazione online – sono attese 17 milioni di presenze turistiche, per il 60% italiane nelle strutture ricettive ufficiali.

Numeri in crescita rispetto alle ultime settimane, ma certo non ci saranno sold-out: nel periodo clou delle vacanze degli italiani sono numerosissime le località turistiche che hanno registrato un aumento delle prenotazioni, ma su livelli lontani dal “tradizionale pienone” di metà agosto. Il tasso medio di occupazione dell’offerta si attesta al 90%, oltre un punto in meno rispetto al 2022 anche se per effetto del calendario il ponte di Ferragosto 2023 durerà un giorno in più.

Livelli inferiori a quelli registrati nel 2022

Ma, dopo due mesi di flessione del mercato, le aspettative delle imprese ricettive italiane di recuperare qualche punto percentuale di occupazione nella settimana centrale di agosto sembrano ancora disattese. Per il ponte dall’11 al 16 agosto (5 notti) la saturazione dell’offerta oscillerà tra il 94% delle località dei laghi e l’80% delle località termali.

In generale, – rileva l’indagine – è prevista una temporanea risalita dei tassi di occupazione per le diverse tipologie di prodotti turistici, ma su livelli inferiori a quelli registrati nel 2022. Per le località marine in media si registra un calo di circa 4 punti e un punto percentuale per le località dei laghi. Le strutture delle aree rurali/collina e di montagna registrano circa 3 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

Le città d’arte scivolano all’82% di occupazione

Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’82% contro l’84% dello scorso anno, mentre le strutture delle località termali salgono all’80% con un incremento di circa un punto. Un andamento differenziato emerge anche dai tassi di occupazione rilevati per le principali riviere. A fronte di un leggero incremento della saturazione dell’offerta ricettiva delle riviere del Sud e delle Isole, emergono valori di stabilità per la Riviera Adriatica Veneta, del Conero e della Costa Smeralda.

In leggera flessione i tassi di saturazione rilevati per tutte le altre riviere, con un calo più marcato per la Riviera Romagnola. Tra le regioni con i tassi di occupazione superiori al 90% si segnala la Valle d’Aosta, la Liguria, il Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per le rimanenti nove regioni la saturazione media oscilla tra il 78% e il 90%.

Giro d’affari superiore ai 10 miliardi per la Cna

Con venticinque milioni di presenze per un giro d’affari superiore ai 10 miliardi, Ferragosto farà registrare – evidenza un’indagine di Cna Turismo e Commercio focalizzata sul periodo 11-20 agosto, il più caldo (temperature a parte) della stagione clou del turismo tricolore – un record di stranieri mentre gli italiani sono un po’ in ritirata.

Un risultato record che – sottolinea la Cna – vede i turisti stranieri compensare ampiamente qualche disagio sul fronte dei vacanzieri italiani alle prese con il carovita (e la crescita del costo del denaro) che ha inciso sulle loro abitudini estive, ma non sulla tradizionale fuga di Ferragosto. A trainare l’andamento dell’industria delle vacanze italiane sono i turisti stranieri. L’indagine di Cna Turismo e Commercio prevede che nel complesso abbatteranno il muro dei 15 milioni di presenze (pernottamenti nelle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere), un milione di presenze in più rispetto allo scorso anno, segnando un +15% nei confronti del 2019 con una media di quattro pernottamenti a testa.

Diverso il discorso per i turisti domestici che a causa del carovita ridurranno la media della loro pausa. Nel complesso arriveranno a 10 milioni le presenze dei turisti italiani nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere in flessione rispetto tanto allo scorso anno quanto al 2019, l’ultima stagione precedente la pandemia. Anche quest’anno continua a irrobustirsi la tendenza all’utilizzo delle seconde case di famiglia, talvolta chiuse da anni.Il mare, la montagna, ma anche in posizione di rincalzo borghi e città d’arte, laghi e colline, le attrazioni principali degli italiani. Le città d’arte, i borghi, il mare saranno all’apice delle preferenze dei turisti stranieri con, in buona posizione, i paesi di origine degli antenati per i vacanzieri provenienti dall’estero con radici italiane. Usa, Sud America, Giappone, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito sono i Paesi dai quali arriverà in Italia il maggior numero di turisti stranieri.

Ad agosto oltre 20 milioni di italiani in vacanza

Complessivamente – secondo l’analisi Coldiretti/Ixè – sono oltre 20 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza quest’anno nel mese di agosto, in aumento del 25% rispetto a luglio, con una corsa a spiagge, campagne e montagna che riempie strade e autostrade sfidando caldo, code e caro prezzi.

In piena estate è il mare a fare la parte del leone con agosto che – spiega Coldiretti – fa segnare tradizionalmente i listini più cari per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini ma che quest’anno risentono del balzo dell’inflazione con aumenti dei prezzi che riguardano tutti gli aspetti della vacanza, a partire dal viaggio.

Per la maggioranza degli italiani in ferie (50%) la durata della vacanza è inferiore alla settimana mentre per quasi un 25% – sottolinea la Coldiretti – è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. Si registra quest’anno una netta preferenza sulle mete nazionali – sottolinea la Coldiretti – spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone.

Ma – spiega Coldiretti – c’è anche una quota del 29% di italiani, tra coloro che viaggiano, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero nonostante i timori legati alla problematica situazione internazionale con la guerra in Ucraina.

Particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere – sottolinea Coldiretti – una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che ben il 72% degli italiani in vacanza dichiara di visitarli magari anche solo con una gita in giornata. Molto gettonati secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Un capitolo a parte è rappresentato dal fronte cibo

Nell’estate 2023 – rivela Coldiretti – il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia con 1/3 della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – spiega Coldiretti – rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia nazionale– precisa la Coldiretti – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale.

Il pranzo di Ferragosto degli italiani – rileva Assoutenti – sarà, quest’anno, particolarmente salato. Le vacanze estive 2023 saranno infatti ricordate non solo per il caro-voli, ma anche per il salasso che sta caratterizzando le spese alimentari delle famiglie. Sulla base degli ultimi dati Istat relativi all’inflazione Assoutenti registra rincari a due cifre per i prezzi di alcuni prodotti tipici estivi, immancabili sulle tavole in occasione del tradizionale pranzo di Ferragosto. Nel dettaglio l’aumento più alto è quello dello zucchero, i cui prezzi salgono mediamente del +47,3% rispetto allo scorso anno – analizza Assoutenti –. L’olio d’oliva rincara del 30,6%, le patate del 26,9%, il riso del 26,7%, i pomodori del 25%, l’insalata del 15,5%.

La verdura fresca sale in media del 19,8%, la frutta del 13,8% con punte del 24,3% per le arance, 20,8% la frutta con nocciolo. I gelati segnano +16,2% su anno. Particolarmente care questa estate risultano bibite e bevande: quelle gassate aumentano in media del 18,8%, le bibite analcoliche del 16,9%. Nel dettaglio i prezzi delle birre a basso contenuto di alcol e non alcoliche rincarano del 17,8% (+12,8% quelle alcoliche), i succhi di frutta del 14,9%, l’acqua minerale del 10,7%. I listini della carne crescono solo del 6,2%, ma per il pesce surgelato si spende in media l’11,6% in più rispetto allo scorso anno, +18,6% per il latte conservato, +12,5% gli yogurt, +18,1% i formaggi fusi – spiega ancora Assoutenti –.

I piatti pronti aumentano del 10,1%, salse e condimenti del 10,5%, prodotti di pasticceria confezionati +14,3%. Per un pasto completo una famiglia deve mettere in conto questa estate una maggiore spesa in media pari al +10,7% rispetto al 2022, un salasso che, spalmato sull’intero anno, raggiunge la cifra di 823 euro per una famiglia con 2 figli.

Condividi articolo