Auto classiche: ecco i modelli su cui puntare nel 2024 - V&A
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AutoPrimo piano Mar 30 gennaio 2024

Auto classiche: ecco i modelli su cui puntare nel 2024

Sul mercato vetture che hanno fatto la storia dell'automobilismo e che hanno prezzi ancora contenuti. Dai primi Suv alle coupé e spider. I consigli dell'esperto di aste Auto classiche: ecco i modelli su cui puntare nel 2024
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Le auto d’epoca come forma di investimento. Almeno secondo Car & Classic, la piattaforma più grande d’Europa dedicata agli acquisti e alle vendite di veicoli storici, che però mette in guardia sul fatto che non tutti i modelli daranno soddisfazione. Intanto una premessa: vista la  recente correzione di mercato  il momento offre l’opportunità di fare buoni affari. Ma occorre muoversi con celerità, perché solo negli ultimi mesi alcune vetture hanno fatto registrare aumenti del 100%. Per diventare collezionista di modelli appetibili non occorre, tra l’altro, possedere grandi cifre. Sul mercato infatti, viene spiegato,  ci sono  classiche e youngtimer discretamente reperibili che  garantiscono un ottimo rapporto tra qualità e costi d’acquisto e manutenzione.

I modelli che non tradiscono

Ma quali sono questi modelli di  considerevole appeal, per tutte le tasche e dai quali ricavare belle soddisfazioni. Per quanto riguarda gli anni ’50 la vettura presa in esame è la Citroën DS. Car & Classic spiega che questa auto è ormai considerata tra i  capolavori della storia mondiale dell’automobile. In Italia, un esemplare in buone condizioni viaggia attualmente intorno ai 15-20mila euro, destinati a salire. Come  in Francia e nei Paesi Bassi, dove la richiesta è costante e con quotazioni già più alte. Le prime due generazioni sono ormai arrivate alle stelle ma la terza serie, più matura rispetto alle precedenti, rappresenta ancora un buon investimento.

Passando agli anni ’60 c’è la Lancia Fulvia Coupé  Con un design azzeccatissimo, frutto della matita dello stilista Piero Castagnero, la Fulvia Coupé non passa mai di moda e si trova a prezzi ragionevoli. Ancora, per quegli anni, c’è la Fiat 130 Coupé. Gli interni sono di velluto e non di pelle. Alcuni modelli sono  equipaggiati con motore V6 e cambio manuale. Più vicina a noi, ovvero degli  anni ’70, è la Mercedes R107 lanciata nel 1971 e rimasta in produzione per ben 18 anni. Le quotazioni di quest’auto (in tutte le sue declinazioni) sono in rialzo ma si trovano ancora a prezzi abbordabili. Vale anche per il Coupé, più raro, con prezzi dai 35mila euro in su per esemplari europei in buone condizioni. Da ultimo   c’è i il modello che ha salvato Aston Martin. La DB7 è infatti un tassello fondamentale della storia della Casa britannica, l’auto che ha salvato le sorti dell’azienda colmando il divario tra il passato e i canoni attuali. Con le sue curve seducenti e il suo sovralimentato 6 cilindri stretto – o il più ruggente V12 Cosworth – questa Gt, fra le più belle dell’era moderna, è rimasta finora relativamente a buon mercato ma sta iniziando a registrare un rialzo.

Il padre dei suv

Nell’epoca dei Suv parliamo ora del “capostipite” di questa numerosa famiglia, ovvero della   Range Rover 3.9. Al momento dell’apice dei prezzi (tra il 2006 e il 2012) tantissime auto sono finite smembrate per ricavare parti di ricambio, oppure sono state elaborate come mezzi da uso gravoso o fuoristrada estremo. Perciò di esemplari veramente belli ne sono rimaste pochi. E, anche se i prezzi sono saliti di conseguenza, visto che quasi tutti i sopravvissuti hanno avuto bisogno di un restauro almeno conservativo (20-30 mila euro per un ripristino completo), c’è ancora un buon potenziale di crescita.

Quando le Alfa erano al top

Alfa Romeo Coupé GTV e Alfa Spider 916: entrambe sono di una bellezza senza tempo e viaggiano a prezzi ancora bassi, anche se in salita. Volendo fare un investimento più sostanzioso, è consigliabile la versione con motore Busso a 6 cilindri, 2000cc turbo, o 3000cc a 12 o 24 valvole per una sicura rivalutazione. Sono auto perfette per togliersi lo sfizio di possedere una youngtimer, magari anche approcciando il settore per la prima volta, e offrono la possibilità di rivendere sempre bene.

La prima Audi rivoluzionaria

Audi TT serie 1 è stata prodotta del 1996-97. Design audace con la linea del tetto posteriore bassa, le luci avvolgenti e poi interni ultra moderni e grande qualità nella meccanica: l’Audi TT prima serie si acquista attualmente a poco ed è un’auto che offre un rapporto qualità/prezzo formidabile. Sia come Spider, sia Coupé. Gli allestimenti con motore V6 stanno però salendo nella scala delle quotazioni e si prevede che saranno seguiti a breve dagli esemplari con motore 1.8T (140 CV).

Grandi affari

Look italiano, linea sinuosa, cifre possibili: la Fiat Barchetta viaggia intorno ai 7-8mila euro in caso di vetture in buono stato e piace anche ai giovani grazie alla facilità di manutenzione e alle parti meccaniche reperibili. Rappresenta un frammento di storia della Fiat considerata tra le migliori, con modelli a carrozzeria speciale. E se d’estate è molto godibile la versione Spider, con il Coupé ci si toglie qualche bello sfizio grazie alle motorizzazioni turbo, che però cominciano a essere rare.
C’è poi poi Alfa Romeo Spider S4. L’Alfa Romeo è uno dei brand che più hanno fatto sognare al mondo e in particolare il “Duetto”. La S4 è l’ultima versione, un emblema stesso del look sofisticato anni Novanta, apprezzata dai collezionisti fedeli del Biscione. E ancora la Mercedes SL R 230 Una SL  con tetto snodabile di metallo. Le prime serie sono di interesse storico e si trovano dai 20 ai 30mila euro in buone condizioni. Conviene puntare sui modelli con motori AMG, potenziati. Che tuttavia ultimamente sono aumentati di prezzo: si aggiravano sui 22-23mila euro pochi anni fa e adesso si va dai 50mila in su. Sono comunque un investimento, vista la loro rarità.

Un Paese di collezionisti

“L’Italia è un mercato di assoluto rilievo nel panorama europeo delle auto d’epoca vista la forte tradizione motoristica del Paese e anche per la
presenza di tanti collezionisti e professionisti appassionati – spiega l’amministratore delegato di Car & Classic, Tom Wood. – Il nostro sistema di aste online ha incontrato da subito il gradimento del pubblico, sta crescendo rapidamente e sta diventando anche qui leader di settore”. Fondata nel Regno Unito nel 2005, Car & Classic  propone oltre 42mila mezzi storici in vendita fra automobili, moto e veicoli commerciali e muove un traffico di 4 milioni di utenti al mese.

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