Caltagirone Editore, avanti di poco: il costo della carta frena l'utile
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Media Mer 27 luglio 2022

Ricavi avanti di poco e il costo della carta frena l'utile della Caltagirone Editore

Numeri incoraggianti per il primo semestre 2022 da Caltagirone Editore, che chiude con un risultato positivo di 8,1 milioni di euro Ricavi avanti di poco e il costo della carta frena l'utile della Caltagirone Editore
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il primo semestre di Caltagirone Editore

Nella prima metà dell’esercizio 2022 i ricavi del gruppo si sono attestati a 55,9 milioni di euro in linea rispetto al corrispondente periodo del 2021. La raccolta pubblicitaria del gruppo è cresciuta dello 0,9%. La contribuzione del settore internet al fatturato pubblicitario complessivo, considerando anche la pubblicità effettuata per conto terzi, è cresciuta del 10,6% attestandosi al 26,4%. Nel periodo gennaio – maggio 2022 i siti web del network hanno registrato 3,46 milioni di utenti unici giornalieri medi.

Numeri incoraggianti quelli approvati per il primo semestre 2022 da Caltagirone Editore, che chiude con un risultato positivo di 8,1 milioni di euro (positivo per 16,2 milioni di euro nel primo semestre 2021). I costi operativi sono cresciuti del 6,3% attestandosi a 56,1 milioni di euro (52,7 milioni di euro al 30 giugno 2021). Il costo delle materie prime è cresciuto a causa dell’aumento del prezzo della carta dovuto alle attuali tensioni geopolitiche. Il costo del lavoro è cresciuto del 2,1% per effetto di oneri non ricorrenti pari a 583 mila euro (289 mila euro al 30 giugno 2021) legati ad interventi posti in essere da alcune società del gruppo.

Il risultato operativo è, quindi, negativo per 3,9 milioni di euro (negativo per 528 mila euro nel primo semestre 2021) e comprende ammortamenti per 3,2 milioni di euro (3,3 milioni di euro al 30 giugno 2021), accantonamenti per rischi per 398 mila euro (52 mila euro al 30 giugno 2021) e la svalutazione di crediti per 164 mila euro (271 mila euro al 30 giugno 2021). Il risultato netto alla fine, però, è positivo per 8,1 milioni di euro. Al 30 giugno 2021 era stato positivo per 16,2 milioni di euro anche per effetto dell’utilizzo delle norme per il riallineamento dei valori fiscali a quelli civilistici delle attività immateriali a vita indefinita operato da alcune controllate

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