Debito, l'Etiopia non paga la cedola e va in default
Il default vede il Paese unirsi ad altri due Stati africani, lo Zambia e il Ghana, che ora ricorreranno a una procedura concordata.Il secondo paese più popoloso dell’Africa, l’Etiopia, è andato in default per non aver pagato una cedola da 33 milioni di dollari sul suo unico titolo di Stato internazionale. Il pagamento era da regolare in data 11 dicembre, ma tecnicamente aveva tempo fino a ieri grazie alla clausola del «periodo di grazia» di 14 giorni dell’obbligazione da un miliardo di dollari. Secondo fonti di stampa agli obbligazionisti non è stata pagata la cedola fino a venerdì 22 dicembre, l’ultimo giorno lavorativo prima della scadenza del periodo di grazia.
Altri paesi africani sono in difficoltà
Il default vede il Paese unirsi ad altri due Stati africani, lo Zambia e il Ghana, in una ristrutturazione del debito su larga scala nell’ambito del «Common Framework» (quadro comune), un’iniziativa del G20 per affrontare i problemi di debito in paesi a basso reddito. L’Etiopia aveva inizialmente richiesto un alleggerimento del debito all’inizio del 2021. I progressi nelle trattative sono stati rallentati dalla guerra civile, ma a novembre, con le riserve di valuta estera esaurite e l’inflazione alle stelle, i creditori governativi ufficiali dell’Etiopia, tra cui la Cina, hanno accettato un accordo di sospensione del servizio del debito.
Il 15 dicembre S&P Global ratings ha declassato il bond a default, presumendo che il pagamento della cedola non sarebbe stato effettuato. E così è stato.