La rete Tim tra Mef e il fondo Kkr, cosa succede adesso
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In evidenzaTlc Ven 11 agosto 2023

La rete Tim tra Mef e il fondo Kkr, cosa succede adesso

Il memorandum of understanding siglato ieri prevede un'offerta vincolante che Kkr deve presentare al cda di Tim entro il 30 settembre. La rete Tim tra Mef e il fondo Kkr, cosa succede adesso Tim
Redazione Verità&Affari
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Il governo entra nella partita della cessione della rete TIM al fondo americano Kkr, diventando di fatto azionista della rete con una quota fino al 20% di NetCo, la società costituita dalla rete primaria, dalla rete secondaria (FiberCop) e dai cavi sottomarini di Sparkle. L’esecutivo si assicura però un ruolo “decisivo nella definizione delle scelte strategiche”. Entro la fine dell’anno la Netco di Tim potrebbe, dunque, vedere la luce: Kkr ora ha un alleato di peso per chiudere l’operazione e in un certo senso la blinda. Tim può, così, dare esecuzione al piano disegnato oltre un anno fa e appare improbabile che Vivendi si opponga.

Il memorandum of understanding siglato ieri prevede un’offerta vincolante – che Kkr deve presentare al cda di Tim entro il 30 settembre – che stabilisce tra l’altro l’ingresso del Mef con una quota fino al 20% nella Netco, la società della rete, di Tim. Il Mef sarà dunque in minoranza ma l’intesa prevede che “i termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche” della Netco, la rete di Tim.

Cosa succede adesso

I prossimi passaggi saranno relativi all’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale per quello che riguarda l’intervento istituzionale, intanto Kkr deve completare gli accordi per il finanziamento dell’operazione da 23 miliardi di euro e, secondo indiscrezioni riportate dall’Ansa, “l’impegno delle banche dovrebbe arrivare entro il 30 agosto”.

Per il governo l’impegno finanziario dovrebbe essere fino a 2 miliardi di euro, considerando che la parte “equity” dell’offerta sarà di circa 10 miliardi di euro e il resto è debito che finirà nella newco. Il fondo avrà così un mese di tempo per completare la sua offerta vincolante e a ottobre si riunirà il cda di Tim per valutarla.“È lo scenario ideale per Tim, perché farebbe venir meno i rischi di un’applicazione del golden power e potrebbe addirittura portare a un miglioramento della valutazione di NetCo”, commentano gli analisti. Intanto il fondo americano lavora all’offerta definitiva.

Dopo la decisione del Cda di Tim dello scorso 22 giugno di avviare in esclusiva la negoziazione con Kkr, sono in corso tutte le attività necessarie per arrivare alla ricezione di un’offerta conclusiva vincolante entro e non oltre il prossimo 30 settembre. A New York intanto Kkr offre ai suoi investitori la possibilità di investire sotto la governance del fondo stesso. Potrebbe dunque, come per Fibercop, scegliere la formula del coinvestimento per far salire a bordo altri investitori internazionali interessati ad investire in Italia. (Teleborsa) 

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