Lagarde: per far scendere l'inflazione bisogna fermare i salari
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AperturaEconomia Gio 15 febbraio 2024

Lagarde (Bce): l'inflazione scende piano perchè i salari salgono troppo

Christine Lagarde al Parlamento europeo spiega che l'inflazione scende troppo piano perchi salari salgono troppo Lagarde (Bce): l'inflazione scende piano perchè i salari salgono troppo
Redazione Verità&Affari
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 Il processo disinflazione è “in corso” e i dati “dovrebbero portarci gradualmente ancora più in basso nel corso del 2024”, ma la crescita dei salari nell’area dell’euro “continua ad essere forte” e “diventerà un motore sempre più importante della dinamica dell’inflazione nei prossimi trimestri, riflettendo la tensione sui mercati del lavoro e le richieste dei lavoratori di compensare l’inflazione”

La fiammata di dicembre

A delineare questo quadro alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo è la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. L’inflazione core, che esclude i prezzi di energia e alimentari, sta “gradualmente diminuendo, ma la sua componente dei servizi ha mostrato segni di persistenza”, ha spiegato Lagarde. “Secondo l’ultima stima flash, l’inflazione è scesa al 2,8% a gennaio 2024 dopo essere aumentata di mezzo punto percentuale a dicembre. La ripresa di dicembre era stata ampiamente prevista, ma si è rivelata più debole del previsto”, ha proseguito, indicando che “l’aumento riflette gli effetti base nella componente energetica dovuti alle misure una tantum di sostegno del prezzo del gas in Germania e al notevole calo dei prezzi del carburante nel dicembre 2022”, mentre “l’inflazione alimentare è scesa ulteriormente al 5,7% a gennaio a causa di un tasso di inflazione più basso per gli alimenti trasformati, mentre l’inflazione energetica si è attestata al -6,3%”.La presidente della Bce è tornata a ribadire che “continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, tenendo conto delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria”.

La crescita è  debole

Una messaggio scontato, dopo che oltreoceano l’inflazione Usa ha mostrato segni di ripresa che potrebbero ritardare l’inizio del ‘pivot’ della politica monetaria della Federal Reserve, con il taglio dei tassi che i mercati si attendevano già per marzo. Nell’area dell’euro i tassi di interesse “sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%”, ha aggiunto Lagarde, assicurando che “il Consiglio direttivo deve avere fiducia che ci porterà in modo sostenibile al nostro obiettivo del 2%”. Sul fronte della crescita e dopo la stagnazione del 2023, Lagarde ha detto alla commissione Econ che “alcuni indicatori di indagini lungimiranti indicano una ripresa nel prossimo anno”, concordando sostanzialmente con le previsioni economiche di inverno della Commissione, che prevedono una crescita debole per il primo trimestre del 2024. Infine ha definito i primi “25 anni di euro” come “un successo”, anche se “il nostro lavoro non è finito”, aggiungendo che “con l’emergere di un nuovo panorama geopolitico, le ragioni per rafforzare la nostra moneta comune sono più forti che mai”.

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