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AutoPrimo piano Gio 11 maggio 2023

Un'auto su quattro venduta nel 2022 era per il noleggio

Un settore che vale 13 miliardi di euro per una flotta di  1,2 milioni di mezzi. Ma anche qui si teme il Dragone Un'auto su quattro venduta nel 2022 era per il noleggio Car sharing
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Un’auto su quattro venduta nel 2022 era per il noleggio

Dal 2015 a oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina. Le auto elettriche arretrano, confermandosi la soluzione giusta per pochi, che risiedono principalmente nelle grandi città.

Grazie a costi di produzione più competitivi, i costruttori dell’Est e soprattutto cinesi conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali del “Vecchio continente”.  Stiamo assistendo a un ulteriore invecchiamento del parco circolante, con emissioni in aumento.

Il noleggio a lungo termine si conferma canale privilegiato nella gestione della transizione, consentendo a tutti, privati e flotte, di ridurre i rischi dell’incertezza con costi certi e predeterminati.  Parte da questi presupposti l’analisi dei dati presentati dall’Aniasa, l’associazione che in Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità.

Un quarto di vendite sono auto per il noleggio

Nel 2022 le auto a noleggio hanno rappresentato quasi il 28 per cento delle immatricolazioni per una quota di 365mila vetture. In sostanza un’auto su quattro venduta lo scorso anno  era per il noleggio.  Tradotto in fatturato il settore vale 13 miliardi di euro per una flotta di  1,2 milioni di mezzi. L’anno appena trascorso è stato però in chiaroscuro con richieste di noleggio  in aumento ma forti penalizzazioni dovute alla mancanza di mezzi e per una politica poco attenta al settore.

Per questo Aniasa chiede al governo di rivedere il peso fiscale riducendo l’Iva al 10% per lo sharing e il noleggio a breve e aumentando detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali green. “L’accelerazione del ricambio del nostro parco circolante non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use nel nostro Paese – ha spiegato il presidente Aniasa, Alberto Viano. –  Per favorire il passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli, con conseguenti benefici ambientali ed economici, è però indispensabile un adeguato utilizzo della leva fiscale per alleggerirne la pressione sulla mobilità urbana, turistica e aziendale”.

Il traino dell’affitto a lungo termine

Dal rapporto Aniasa emerge che a trainare il comparto, è stata la crescita del noleggio a lungo termine sostenuto dalla domanda di privati che vedono nella formula una valida alternativa al possesso dell’auto in questa fase di incertezza sui mezzi da acquistare. Il fatturato è aumentato del 7% e la flotta del 9%. Il noleggio a breve ha invece registrato un aumento del giro d’affari (+59%), ma rispetto ai livelli pre-pandemia il settore ha perso 1 noleggio su 3 a causa della mancanza di auto per problemi di forniture.

Anche il car sharing è tornato a crescere ma con un numero di noleggi ancora lontano dai livelli pre-pandemia a causa di politiche poco attente al settore: gli utenti iscritti oggi sono quasi 2,5 milioni, la metà rispetto al 2019 e le vetture in flotta ammontano a 3.650. l trend di crescita è proseguito anche nel primo trimestre 2023.

Il noleggio a breve termine, in vista di una stagione estiva che si preannuncia contraddistinta da un’elevata domanda, ha registrato indicatori positivi: fatturato (+16%), numero di noleggi (+22%), flotta (+7%). Anche il lungo termine prosegue la propria crescita con una flotta in deciso aumento (+7%), a fronte di un boom delle immatricolazioni (+72%) che evidenzia come si stiano attenuando le difficoltà di consegne di nuove vetture, e di un giro d’affari in aumento del 9%.

“Iva al 10% per i servizi di car sharing, come per i servizi di trasporto pubblico, e di noleggio a breve termine per turisti stranieri, maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche: sono le proposte che abbiamo formulato al governo in vista della Legge sulla Delega Fiscale e della prossima Legge di Bilancio – ha concluso il vice presidente dell’associazione Italo Folonari. – Un riequilibrio fiscale per i servizi di mobilità a basso impatto ambientale trainerebbe anche  la transizione”.

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