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CronacaPrimo piano Gio 01 febbraio 2024

Cresce la protesta degli agricoltori, mille trattori bloccano Bruxelles

Mille trattori hanno bloccato questa mattina le strade di Bruxelles, anche dove oggi si tiene il Consiglio straordinario Ue. Cresce la protesta degli agricoltori, mille trattori bloccano Bruxelles
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

(Teleborsa) – Mille trattori hanno bloccato questa mattina le strade di Bruxelles, anche nei pressi del quartiere dove si trovano le istituzioni europee e dove oggi si tiene il Consiglio straordinario Ue. La protesta è contro la Politica agricola comune e le politiche green che minacciano conseguenze sul settore agricolo. La rivolta dei “gilet verdi” dilagata ormai da nord a sud del continente – dalla Francia al Belgio, dalla Germania all’Est Europa, dall’Italia alla Grecia, fino alla Spagna – sarà al centro del vertice Ue. Le rivendicazioni sono comuni: redditi e aiuti più alti, no ai rigidi paletti del Green Deal, tutele dagli eventi climatici estremi, dal caro energia, dalle epidemie come l’aviaria e dalla concorrenza sleale del resto del mondo.

Intanto la Commissione europea ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della politica agricola comune (Pac) che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Lo ha annunciato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas, in conferenza stampa.

Le proposte della Ue

Quella legata al maggese è una delle misure per rendere sostenibile il settore agroalimentare contro la quale però stanno protestando gli agricoltori schierando i trattori sulle strade di diverse città europee. L’esecutivo comunitario propone in particolare di consentire agli agricoltori dell’Ue di avvalersi di deroghe per il 2024 alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. La Commissione offre la possibilità a tutti gli agricoltori dell’Ue di essere esentati da questo requisito e di continuare ad avere diritto al pagamento diretto di base della Pac: invece di mantenere il terreno incolto o improduttivo sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell’Ue che coltivano colture che fissano l’azoto (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7% dei loro seminativi, saranno considerati conformi ai requisiti.

Per ricevere il sostegno della Pac, gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell’Ue e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Lo standard sulle “buone condizioni agricole e ambientali” prevede di dedicare una quota minima di terreno coltivabile ad aree o caratteristiche non produttive, tipicamente terreni incolti ma anche ad elementi quali siepi o alberi. Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono generalmente esentate da tale obbligo.

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