Sigarette elettroniche, gettito fiscale in crescita di 22 mln nel 2022
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ApprofondimentiCronaca Gio 18 gennaio 2024

Sigarette elettroniche, gettito fiscale in crescita di 22 mln nel 2022

Nel 2022 il gettito derivante dall'imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione è più che raddoppiato. Sigarette elettroniche, gettito fiscale in crescita di 22 mln nel 2022
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Nel 2022 il gettito derivante dall’imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione è più che raddoppiato. Secondo quanto riportato nel Libro Blu 2022 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, gli introiti sono stati pari a 39.626.378,89 di euro, senza considerare il relativo gettito IVA, per una crescita del 123,40% rispetto all’anno precedente. L‘Erario ha quindi incassato circa 22 milioni in più rispetto al 2021 quando il gettito era inferiore a 18 milioni di euro.

Per ANAFE – Confindustria, l’associazione nazionale dei produttori di fumo elettronico, l’impennata del gettito è da ricondurre principalmente alle politiche fiscali di stabilizzazione delle accise sul settore. Questo approccio, da sempre sostenuto da ANAFE nei confronti degli stakeholder istituzionali, ha contribuito alla creazione di un quadro fiscale e regolamentare che si posiziona come punto di riferimento a livello europeo. Questo non solo favorisce lo sviluppo di una delle filiere più rilevanti del Made in Italy, ma costituisce anche un efficace strumento per contrastare i fenomeni elusivi e di contrabbando.

“Questi numeri evidenziano in modo tangibile che un approccio mirato alla stabilizzazione della tassazione sulle sigarette elettroniche porta benefici per l’intera filiera in termini industriali e occupazionali, contribuendo anche positivamente alle entrate dell’Erario e soprattutto alla tutela della salute dei consumatori. Mantenere un livello impositivo equilibrato e sostenibile per l’industria garantisce un gettito erariale crescente, evitando al contempo il concreto rischio di depauperare un asset significativo per il Made in Italy. Per il futuro auspichiamo continuità con le scelte finora operate. Siamo convinti che contribuiranno a incrementare gradualmente gli introiti per l’Erario anche nei prossimi anni, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo continuo di un settore che conta circa 50.000 occupati attraverso la pianificazione di ulteriori investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro”, commenta Umberto Roccatti, presidente di ANAFE Confindustria.

“Viene anche garantita un’efficace tutela dei consumatori, i quali non vengono incentivati dai prezzi più bassi a rivolgersi a canali di approvvigionamento non ufficiali e di contrabbando, rischiando di acquistare prodotti non conformi alla normative sanitarie, che rischierebbero di arrecare gravi danni alla salute”, conclude il presidente. (Teleborsa) 

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