La metà dell'e-commerce se ne infischia della sostenibilità
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DigitalePrimo piano Mar 27 giugno 2023

La metà dell'ecommerce se ne infischia della sostenibilità

Secondo la ricerca Yocabè-Confcommercio le imprese che si definiscono molto sostenibili sono appena il 25,7%. La metà dell'ecommerce se ne infischia della sostenibilità
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

La ricerca sull’e-commerce

Quasi la metà delle aziende di e-commerce non vogliono saperne della sostenibilità. Secondo la ricerca di Yocabè e Confcommercio su e-commerce e sostenibilità le imprese che si definiscono molto sostenibili sono appena il 25,7% e quelle che affermano di essere sostenibili almeno in parte sono il 62,8%. Di fatto, però, ben il 52,8% delle imprese ancora non ha intrapreso iniziative a favore della sostenibilità e ben il 39,2% del totale non ha intenzione di farlo in futuro.

Questi dati entrano in conflitto con le aspettative dei consumatori: il 78,3% di chi effettua acquisti online, infatti, reputa importante la sostenibilità. Detto questo però oltre l’80% del campione non ha alcun problema ad effettuare acquisti da imprese non sostenibili. 

I dati mergono dalla ricerca su E-Commerce e sostenibilità realizzata da Yocabè l’azienda che aiuta i brand a vendere sui marketplace fondata da Vito Perrone, Lorenzo Ciglioni e Andrea Mariotti, Confcommercio Roma in collaborazione con l’istituto di ricerca Format Research, che mette in luce l’importanza della sostenibilità per imprese e consumatori nell’E-Commerce.  

Tante parole e pochi fatti

Ma quali sono le priorità per la transizione ecologica delle imprese? Degli investimenti sostenuti dal 47,9% delle aziende in direzione della sostenibilità, su tutti spiccano quelli destinati a packaging sostenibili e riciclabili (76,8%), seguiti a distanza dalle tecnologie per la fruizione di energia da fonti rinnovabili (25,2%). Al terzo posto (18%), gli interventi per la riduzione dei rifiuti.

Ma le imprese investono anche in interventi strutturali per il risparmio energetico (15,9%). Ci si avvicina allo zero per quanto riguarda, invece, gli investimenti in consulenze su temi di sostenibilità (1,3%) e nei sistemi di misurazione e reporting dell’impatto ambientale (0,7%). Il 45% delle imprese, inoltre, afferma che gli aspetti relativi alla sostenibilità da parte di un partner influiscono sulla scelta dello stesso, ma solo per 1 impresa su 10 contano in maniera determinante 

Snobbata la logistica carbon free

Quanto alla logistica, infine, che rappresenta il tallone d’Achille del commercio digitale – un terzo delle imprese ha riscontrato criticità nella gestione della logistica e-commerce – il 38,7% delle imprese è disposta a spendere di più di quanto faccia attualmente per un servizio di logistica carbon free e sostenibile. Di queste, il 68,2% spenderebbe il 5% in più di quello che paga al momento, ma non oltre. Il 47,7% delle imprese ritiene comunque probabile che l’impresa effettuerà dei cambiamenti strategici e di partner logistici per migliorare la sostenibilità del business.  

Le sfide principali per un E-Commerce sostenibile

Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, in Italia, nel 2022, l’Ecommerce è un mercato da 48,1 miliardi di euro: gli acquisti online sono ormai una pratica comune nelle abitudini dei consumatori, che insieme all’abbattimento di costi e tempi di consegna si aspettano politiche rispettose dell’ambiente

Rappresentano però un ostacolo importante le consegne veloci, che costringono a mettere in strada più mezzi per meno consegne.  Non solo, secondo un recente studio McKinsey, lo smaltimento degli imballaggi dei prodotti acquistati online pesa quasi 20 volte di più in termini di emissioni di CO2 rispetto a quello per gli acquisti in negozio.  Yocabè è in prima linea per rendere il settore più verde e ha avviato il proprio percorso verso la sostenibilità, per uno sviluppo aziendale eco-oriented e consapevole.

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