Intelligenza artificiale, via libera all'AI Act europeo
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DigitalePrimo piano Sab 03 febbraio 2024

Intelligenza artificiale, via libera all'AI Act europeo

Approvato all'unanimità a Bruxelles il nuovo sistema di regole dell'Ue sull'Intelligenza artificiale detto AI Act. Intelligenza artificiale, via libera all'AI Act europeo
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

“Gli ambasciatori del Coreper hanno confermato il testo di compromesso finale trovato sulla proposta relativa a norme armonizzate sull’intelligenza artificiale. L’AI Act rappresenta una pietra miliare, poiché segna le prime regole per l’Intelligenza artificiale nel mondo, con l’obiettivo di renderla sicura e rispettosa dei diritti fondamentali dell’Ue”. Con queste parole la presidenza semestrale di turno belga del Consiglio Ue, ha annunciato su X il via libera all”AI Act. Il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper) ha, infatti, approvato all’unanimità a Bruxelles, il nuovo sistema di regole dell’Ue sull’Intelligenza artificiale.
Per l’approvazione finale dell’accordo – raggiunto dai negoziatori del Consiglio Ue, del Parlamento europeo e della Commissione l’8 dicembre scorso – mancano ora alcuni passaggi formali: a proposta dovrà ritornare il 13 febbraio all’esame della commissione competente dell’Europarlamento (la commissione Inta, Mercato interno e protezione dei consumatori), per poi essere votata dalla plenaria, probabilmente in aprile. Si arriverà così al passaggio finale, con l’adozione formale da parte del Consiglio Ue.

La proposta di regolamento mira a garantire che i sistemi di IA immessi sul mercato europeo e utilizzati in Ue siano sicuri e rispettino i diritti fondamentali e i valori dell’Ue. La normativa, la prima in materia al mondo, prevede una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA a seconda dei diversi livelli di rischio identificati. Il testo, inoltre, elenca una lista di pratiche vietate che include la raccolta non mirata di immagini del volto da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale; e i sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili, come le convinzioni politiche, religiose e la razza. Il regolamento prevede, inoltre, una serie di salvaguardie e ristrette eccezioni per l’uso di sistemi di identificazione biometrica (Rbi) in spazi accessibili al pubblico a fini di applicazione della legge, previa autorizzazione giudiziaria e per elenchi di reati rigorosamente definiti. L’Rbi “post-remoto” verrebbe utilizzato esclusivamente per la ricerca mirata di una persona condannata o sospettata di aver commesso un reato grave.

Il testo include infine misure a sostegno dell’innovazione e delle Pmi e un regime di sanzioni, con multe che vanno da 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale a 7,5 milioni o l’1,5% del fatturato, a seconda della violazione e delle dimensioni dell’azienda.

“L’approvazione all’unanimità dell’AI Act segna un momento storico per l’Unione Europea con il contributo determinante dell’Italia e del governo Meloni. Fin da quando l’Unione Europea ha iniziato a discutere di AI Act, l’Italia ha compreso l’importanza fondamentale di un quadro normativo chiaro e robusto per l’intelligenza artificiale – ha commentato il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti –. Il nostro obiettivo è stato garantire che tutte le applicazioni di IA, inclusi i modelli generativi all’avanguardia, operassero all’interno di un sistema di regole che fosse sia semplice che rigoroso, in grado di tutelare i diritti dei cittadini e promuovere l’innovazione responsabile”.

L’approvazione unanime dell’AI Act da parte del Consiglio, in vista del voto finale dell’Europarlamento il 24 aprile, ha sottolineato Butti, “rappresenta una vittoria significativa per l’Italia e per l’Unione Europea. Questo regolamento – ha aggiunto il sottosegretario – non solo stabilisce standard elevati per lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale ma posiziona anche l’Ue come leader globale nella regolamentazione di questa tecnologia fondamentale. L’Italia ha giocato un ruolo cruciale in questo processo, dimostrando la sua leadership e il suo impegno verso un futuro digitale sicuro, etico e innovativo. Guardiamo ora al futuro, pronti a collaborare con gli altri Stati membri e le istituzioni europee per implementare efficacemente l’AI Act. L’Italia continuerà a essere in prima linea in questo importante dibattito, promuovendo un’IA che sia al servizio dell’uomo e rispettosa dei valori fondamentali su cui si fonda la nostra Unione”. (Teleborsa) 

 

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