Farnese d’or, Delespaul (CCI France Italie) rapporti strategici
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EconomiaPrimo piano Sab 24 giugno 2023

Farnese d’or, Delespaul (CCI France Italie) rapporti strategici

Il commercio bilaterale fra Francia e Italia ha raggiunto un valore record a 103,8 milardi di euro. Farnese d’or, Delespaul (CCI France Italie) rapporti strategici Premiazione Bottura, GALA DEL FARNESE D’OR 2023
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

I rapporti fra Francia e Italia essenziali in Europa

A Palazzo Farnese è andata in scena la storia delle relazioni fra Francia e Italia. Per la seconda edizione del Gala del Farnese d’or, evento promosso annualmente dalla CCI France Italie –  Camera di Commercio, presenti i protagonisti del mondo istituzionale, politico, economico e culturale dei due Paesi. Con la promessa di un’intesa da consolidare negli ani che verranno. Soprattutto nel contesto europeo. 

“La relazione tra Francia e Italia è antica, profonda e a 360 gradi” ha evidenziato Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia. “Il Trattato del Quirinale ne ha segnato una nuova stagione. La nostra cooperazione è incarnata quotidianamente da tutti gli attori che la rendono viva, dagli imprenditori agli studenti, docenti, ricercatori, artisti e molti altri in tutti i nostri territori. Mi rallegro che Palazzo Farnese ospiti ancora una volta quest’anno questo premio, e voglio ringraziare i premiati che ci fanno l’onore della loro presenza e la Camera di commercio France-Italie per aver organizzato questa bella cerimonia” ha aggiunto. 

I rapporti Italia-Francia continuano a essere considerati strategici e molto soddisfacenti per i manager dei due Paesi – ha commentato il presidente di CCI France Italie Denis Delespaul, – come conferma un recente sondaggio realizzato da Ipsos, dal quale emerge anche una notevole complementarietà e un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo. E’ su queste fondamenta che anche quest’anno vogliamo premiare quelle personalità di rilievo che hanno dato un contributo esemplare nel consolidare le nostre relazioni bilaterali”.

“E non solo in ambito economico, ma politico, culturale e di costume. Aver potuto mantenere la promessa – un anno fa – di dare continuità a questo Premio, che non ha riscontri nei rapporti con altri Paesi europei, mi riempie di soddisfazione e mi conferma nell’opera che la Chambre svolge nell’arco di tutto l’anno per creare importanti sinergie e collaborazioni in ambito economico e industriale tra le aziende virtuose dei nostri due Paesi” ha aggiunto.

I numeri parlano chiaro

Secondo i dati di una recente ricerca condotta da Ipsos (maggio 2023) su un campione di manager italiani e francesi attivi nei rispettivi Paesi, emerge come per il 78% degli intervistati l’attuale collaborazione tra imprese italiane e francesi risulti positivo, così come il sentiment sull’andamento del business, valutato con soddisfazione dal 94% degli intervistati, con una prevalente (82%) percezione di ulteriore miglioramento nei prossimi 2-3 anni.

I tre ambiti nei quali emerge una maggiore vicinanza tra i due Paesi sono: la qualità dei prodotti/produzioni (90% di sentiment positivo); l’attenzione alle tematiche ESG (83%); l’attenzione all’ambiente (82%). Più distanti i due Paesi, ma comunque in territorio positivo, per quanto riguarda l’attenzione ai temi sociali (68%), la transizione energetica (61%) e la capacità di relazionarsi con l’Europa (55%).

Insieme per pesare di più a Bruxelles

Inoltre, per gli intervistati la collaborazione tra aziende italiane e francesi porterebbe a un maggior potere negoziale rispetto all’Unione Europea (63%), un aumento della solidità finanziaria delle aziende (43%), un vantaggio competitivo (62%) e condizioni favorevoli alla crescita degli scambi commerciali (55%) per entrambi i Paesi. Senza dimenticare i benefici importanti per la CSR, ambito strategico per l’economia del futuro, in particolare: nel promuovere la parità di genere (44%), favorire lo sviluppo di filiere sostenibili (42%), combattere il cambiamento climatico (40%), garantire rapporti equi e di rispetto verso i partner commerciali (fornitori, distributori, consulenti: 40%).

In base al rapporto economico Italia-Francia 2022 realizzato dal Ministero dell’economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale francese, Italia e Francia sono il secondo cliente l’una dell’altra. Un commercio bilaterale che ha un valore totale di 103.8 miliardi di euro, con una presenza quasi uguale di aziende nei rispettivi Paesi: 1764 francesi in Italia e 1767 italiane in Francia. Insieme rappresentano un mercato di 167 milioni di consumatori e il 30% del Pil dell’Unione Europea, con 400.000 posti di lavoro creati da investimenti reciproci.

La Francia e l’Italia sono poi il 3° paese fornitore l’una dell’altra con il 7.8% delle importazioni per entrambi i paesi. La Francia è inoltre il 2° partner commerciale dell’Italia mentre l’Italia è il 3° partner commerciale per la Francia.

Il 2022 è stato un anno record per gli investimenti italiani in territorio francese

Sono partiti infatti ben  139 progetti, con un aumento del 45% rispetto al 2021. Questi investimenti hanno permesso di creare o confermare 2.656 posti di lavoro con un numero di impieghi in aumento del 45% rispetto allo scorso anno. La Francia si conferma invece il primo investitore estero in Italia. Anche nell’innovazione i due Paesi sono in prima fila, contribuendo con il 23% agli investimenti in R&D della UE. Per quanto riguarda i settori industriali, l’export francese in Italia vale 5,5 miliardi di euro nel chimico e cosmetico, 3,5 miliardi nella metallurgia, 2,6 miliardi nei macchinari industriali, 2,2 miliardi nell’agroalimentare; l’export italiano in Francia 6,1 miliardi nei macchinari industriali, 5,7 miliardi nella metallurgia, 5,1 miliardi nel tessile-abbigliamento.

E nel futuro è possibile anche fare meglio. Grazie alla partnetsrhip fra i due Paesi e alle persone che con il loro lavoro riescono a rendere più forte e produttivo questo legame. Di qui la decisone della CCI France Italie di assegnare il Grand Prix Farnese d’Or a Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari. Il Farnese d’Or à l’Entreprise è andato invece a Jean Marc Chery, Presidente & CEO STMicroelectronics.

Il Farnese d’Or pour l’Art è stato assegnato a Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano, e  a Hervé Chandès, Directeur Général Artistique de la Fondation Cartier pour l’art contemporain. Il Farnese d’Or pour l’Information è finito a Stefano Montefiori, Corrispondente a Parigi Corriere della Sera, mentre il Farnese d’Or pour la Culture è stato assegnato a  Massimo Bottura, Chef patron Osteria Francescana

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