Fortuna (Mineracqua): "Consumi di acqua in crescita in Italia"
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EconomiaPrimo piano Ven 14 luglio 2023

Fortuna (Mineracqua): "Consumi in crescita e le bottiglie in plastica Pet sono riciclabili al 100%"

In Italia il consumo pro capite di acqua minerale è pari a 0,6 litri al giorno con preferenza per la liscia rispetto alla gasata Fortuna (Mineracqua): "Consumi in crescita e le bottiglie in plastica Pet sono riciclabili al 100%"
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

“In Italia il consumo di acqua minerale è  cresciuto negli ultimi anni  – dice Ettore Fortuna vicepresidente  e consigliere delegato di Mineracqua, l’associazione di categoria dei produttori – quest’anno siamo però sotto del 4-5%, perché il fattore climatico influenza molto il nostro settore (fino a cinque punti percentuali all’anno). Le temperature registrate dall’inizio dell’anno ad oggi sono inferiori rispetto alla media ed in particolare rispetto al 2022, caratterizzato da un caldo forte e prolungato. Comunque il consumo medio di acqua minerale pro capite in Italia è pari a 0,6 litri al giorno”.

Quante aziende ci sono nel settore?

“Le aziende sono 130, ma i brand sono circa 300. Il nostro è un settore molto normato da leggi, decreti legislativi, ministeriali regolamenti europei, leggi regionali (ogni regione ha la sua). Dobbiamo quindi  destreggiarci tra leggi e decreti, e inoltre abbiamo la legislazione più severa d’Europa che, tuttavia,  rappresenta l’assicurazione sulla qualità e la sicurezza per il consumatore e per le nostre imprese.  Solo la Germania ha più acque minerali di noi, ma escono tutte molto mineralizzate con molta anidride carbonica. Il risultato è che in quel paese noi esportiamo molta acqua non gasata”.

Ma in Italia si consuma più acqua liscia o gasata?

“Il consumo di acqua liscia è pari al  69%, il 17% è quello dell’acqua frizzante e il 14% sono acque effervescenti naturali, una particolarità che ci distingue in ambito europeo. Da sottolineare che ogni acqua minerale è diversa dall’altra sotto il profilo chimico, batteriologico e organolettico. Mi piace affermare che l’acqua minerale è l’impronta digitale della terra. Sotto il profilo del prezzo l’Italia è il paese in cui costa meno.  prezzo medio di  0,22 euro al litro contro 0,73 nel Regno Unito, 0,36 in Germania e 0,30 in Francia”.

Quali sono le criticità del settore?

“Le nostre sono imprese di volumi e non di valore. Su questo dovremo lavorare tenendo conto che il prezzo al consumo è anche espressione dell’alto livello di concorrenza esistente. Dobbiamo altresi continua a investire nella sostenibilità tenendo conto di conciliare i valori etici, rispetto e tutela dell’ambiente con l’efficienza delle aziende. In questo ci favorisce il Pet, la plastica che utilizziamo per le bottiglie che è di garanzia per la sicurezza del consumatore. Abbiamo ridotto, in 10 anni,  il peso delle bottiglie del 40% a fronte di una crescita del mercato del 30% con il risultato che sul mercato immettiamo la stessa quantità di Pet di 10 anni fa”.

Dove si trovano le sorgenti minerali in Italia?

“In tutte le regioni si trovano sorgenti possiamo affermare che alcune ne sono molto ricche: Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Campania. L’acquifero sotterraneo del nostro paese  è enorme pari a 50 miliardi di metri cubi di cui 17 di acque sotterranee. Imbottigliamo solo 1 milione e 650mila metri cubi ossia lo 0,0001 di quanto disponibile”.

Qual’è la dimensione del vostro mercato?

“Vendiamo 15 miliardi di litri all’anno in Italia e 1 miliardo e 600 milioni li esportiamo. Export da un saldo positivo pari a 650 milioni di euro all’anno. Il giro d’affari totale nel 2022 è stato pari a 3,1 miliardi di euro”.

Ad un certo punto, l’anno scorso, in concomitanza con l’aumento del prezzo dell’energia non si trovava più l’acqua gasata. Cosa era successo?

“Il fornitore di anidride carbonica aveva sospeso la produzione a causa degli elevati costi dovuti  caro energia e quindi preferiva produrre ossigeno. Allora siamo andati a comprare C02 all’estero e abbiamo trovato nuovi fornitori”.

Qual è la cosa che vi rende più fieri?

“Per prima cosa le  nostre imprese sono di carattere famigliare e dispongono della velocità e elasticità di decisioni operative. La nostra forza è capacità produttiva istallata che ci consente di far fronte ai picchi di domanda. E poi l’impegno che stiamo mettendo nella sostenibilità. Le nostre bottiglie di pet correttamente raccolte ed avviate al riciclo possono dopo il consumo, dare vita a una nuova bottiglie con le stesse caratteristiche chimico-fisiche e di sicurezza: esempio perfetto di economia circolare, riciclabile al 100%”.

 

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