Gioco pubblico, il comparto si prepara a cambiare pelle
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Economia/Approfondimenti
ApprofondimentiEconomia Mer 20 settembre 2023

Il Gioco pubblico è pronto a cambiare pelle. Si parte con la delega fiscale

Giochi e lotterie si preparano al riordino della rete di concessionari con un bilancio di sostenibilità. Attese per la delega fiscale Il Gioco pubblico è pronto a cambiare pelle. Si parte con la delega fiscale Gioco regolamentato
Fiorina Capozzi
di 
Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

“Ridurre, comprimere, limitare o in qualche modo penalizzare direttamente o indirettamente la presenza del gioco pubblico oggi radicata sui territori significa compromettere gli interessi costituzionali della tutela della salute dell’utente e della fede pubblica (realizzata con un’offerta misurata e controllata dallo Stato e gestita da operatori esperti), della tutela dell’ordine pubblico sui territori, come la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, del gettito erariale che è di emersione e dell’occupazione assicurata ad oggi nei fatti in ogni parte d’Italia”. E’ il monito lanciato da Geronimo Cardia, presidente di Acadi,l’associazione dei concessionari di giochi pubblici, durante il Forum “Il gioco pubblico alla sfida della sostenibilità”.

Un momento del forum

 I numeri del resto la dicono lunga sul valore del settore

 Nel 2022 il comparto ha generato 11,2 miliardi di euro di gettito nelle casse dello Stato. Circa 10,2 miliardi, pari a circa il 91%, quello generato dal retail. Sul territorio ci sono oltre 65mila aziende che danno lavoro a 150mila persone. a: 41mila tra bar ed esercizi pubblici, 34.500 tra tabaccherie e ricevitorie.
 
Si tratta di una rete composta da oltre 85mila punti vendita, di cui ben 75mila appartenenti al network generalistcevitorie, 53.500 i punti vendita in cui sono presenti gli apparecchi, di cui circa 49mila della rete generalista che presidiano oltre 6mila comuni italiani. 
 
Per Cardia “c’era la necessità di fare un bilancio di sostenibilità del comparto del gioco pubblico (presentato durante il forum, ndr) perché siamo convinti che gli strumenti e le verifiche degli indici Esg mettano ancora più in luce il ruolo strategico del comparto per il Paese.
 
I dati dicono a chiare lettere che la rete distributiva terrestre degli esercizi generalisti (dei bar e dei tabacchi per intendersi) è protagonista tra le altre reti nel consentire il perseguimento degli interessi costituzionali sottesi all’esistenza dell’offerta pubblica di gioco”. 

Il governo ha iniziato il lavoro con la delega fiscale

“Il riordino del gioco è una questione che è stata immediatamente presa in carico dal governo Meloni attraverso l’azione all’interno dell’art.13 della Delega Fiscale, di cui proprio oggi verranno analizzate le conclusioni. Il riordino dei giochi non era più rinviabile e la Legge Delega lo ha appunto definito” ha sottolineato Lucia Albano, sottosegretaria al ministero dell’Economia intervenendo al Forum Acadi-Confcommercio.
 
“Il lavoro di Acadi dimostra che si può lavorare nel comparto del gioco pubblico con criteri Esg, considerando il gioco un sostegno della legalità, della socialità e dello sviluppo economico” ha sottolineato. Dal punto di vista fiscale, “Parliamo di un gettito importantissimo per le casse dello stato che deve essere correttamente regolamentato e destinato agli scopi di carattere solidaristico, sportivo e culturale come prevede la Legge Delega». I giochi online, aggiunge, «non sono facilmente controllabili, motivo per il quale ritengo fondamentale garantire massima tutela alla rete generalista che, attraverso una presenza capillare sul territorio, deve rimanere un punto di riferimento importante che merita tutto il nostro sostegno

Per l’Agenzia delle Dogane l’obiettivo è ridefinire la rete delle concessioni

“Uno degli aspetti più importanti della Legge sulla Delega Fiscale è quello sulla definizione certa di regole sul territorio che servono a garantire una rete distributiva ancora più professionale, ancora più a presidio della tutela della legalità sul territorio. A nostro parere è fondamentale quell’intervento che la legge delega fa su diversi commi, sulla necessità del riordino, sulla necessità di regole certe da concertare insieme” ha spiegato Mario Lollobrigida, direttore Giochi dell’Agenzia della Dogane e dei Monopoli intervenendo al Forum.
 
“Alcuni comparti del gioco legale, quale quelli degli apparecchi di intrattenimento e delle scommesse fisiche – sottolinea-, non possono essere ridefiniti se non c’è prima una definizione del perimetro certo di regole sul territorio dell’allocazione dei punti, altrimenti in caso contrario né noi come agenzia né gli operatori possono fare dei programmi certi. Ci auguriamo che la Legge Delega sia lo strumento per la ridefinizione della rete delle concessioni secondo le proposte che noi rappresentiamo” ha concluso.
Condividi articolo