Meeting Rimini, sugli extraprofitti bancari bisogna differenziare
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EconomiaIn evidenza Lun 21 agosto 2023

Meeting di Rimini, sugli istituti di credito non fare di tutta l'erba un fascio

Da Vittadini (Fondazione per la sussidiartietà) l'appello durante il meeting di Rimini: "su extraprofitti bancari necessario differenziare" Meeting di Rimini, sugli istituti di credito non fare di tutta l'erba un fascio GIORGIO VITTADINI, PRESIDENTE FONDAZIONE PER LA SUSSIDIARIETÀ
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Una cosa è il credito cooperativo, un’altra le banche speculative. Sono sono sol queste che andrebbero tassate, non certo le prime che operano a vantaggio del sistema economico e dei territori. Dal Meeting di Rimini, il presidente della fondazione per la sussidiarietà, Giorgio Vittadini, lancia l’appello ad evitare generalizzazioni sul tema della tassazione degli utili bancari. Non solo. Spezza una lancia a favore della concertazione fra le forze sociali e dello Stato imprenditore. 

Sugli extraprofitti bancari bisogna differenziare

Su questo tema “bisogna distinguere. Ci sono le grandi banche speculative e ci sono i piccoli istituti di credito cooperativi. Distinguiamo biodiversità genetica delle banche. Chi fa extraprofitti speculativi va evidentemente tassato, gli altri vanno aiutati. Anche qui abbiamo perso vent’anni azzerando tutto come se tutto fosse uguale” ha spiegato ad Agorà Estate, condotta da Lorenzo Lo Basso.

Per il lavoro ci vuole sviluppo

“Prima lo sviluppo perchè per creare lavoro ci vuole sviluppo. Ci vuole un pensiero che probabilmente deve uscire dal neoliberismo, rimettere al centro l’intervento statale e sostenere le imprese che vanno” ha spiegato. Sull’occupazione, la Fondazione ha realizzato una ricerca in cui si vede che le imprese cercano persone istruite e formate. “Ma non nel senso tradizoonale, ma lavoratori che abbiano personalità, cognitive skills, creatività. Credo che sia arrivato il momento di investire su questo nesso fra nuova istruzione e occupazione” ha chiarito evidenziando come questi devono essere temi centrali nell’agenda politica del Paese.

Stop al dominio della finanza sull’economia

“Bisogna cambiare il modello di sviluppo. Non si può più andare avanti con un mettendo al centro la finanza e subordinando l’occupazione. Dobbiamo tornare a quell’economia sociale, di mercato, che l’Italia ha avuto e deve continuare ad avere valorizzando tanti campioni nazionali che sono in grado di competere. Pensiamo che all’estero, persino in California, quando c’è un’azienda che va, poi lo Stato investe. E’ così che si crea occupazione. Non si fa nè con l’assistenzialismo né lasciando che i mercati finanziari siano padroni e basta” ha dichiarato.

Via libera alla concertazione sui salari dei contratti scaduti

“Sul salario minimo, sono un sussidiario e qundi sono per la concertazione. Abbiamo smesso per vent’anni di valorizzare l’incontro fra sindacati e imprenditori. Penso che loro debbano fare questo lavoro e il governo debba aiutarli. Piuttosto il governo deve aiutare a rifare i contratti che magari sono scaduti da vent’anni. Credo che questa sia la forma più che l’intervento statale. Il salario minimo è importante, ma tante cose sono importanti. E devono nascere dalle forze sociali ed economiche” ha concluso Vittadini. 

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