Inflazione in frenata e voglia di shopping, il 2024 per le famiglie
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FamigliePrimo piano Ven 29 dicembre 2023

Inflazione in frenata e voglia di shopping, il 2024 per le famiglie

Si attende per l'anno prossimo un'economia in cerca di equilibrio, un'inflazione in ritirata dopo l'impennata del 2022. Inflazione in frenata e voglia di shopping, il 2024 per le famiglie
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Dopo un 2023 in altalena, dominato dal rigore della politica monetaria e dal crollo del potere d’acquisto, che gli italiani sono riusciti ad arginare senza fare eccessive rinunce, si attende per l’anno prossimo un’economia in cerca di equilibrio, un’inflazione in ritirata dopo l’impennata del 2022 ed un significativo ridimensionamento del ruolo delle banche centrali.

Questo il quadro tracciato dall’Economic Outlook 2024 del Mastercard Economics Institute, che identifica i trend macroeconomici a livello globale ed alcuni insight che caratterizzeranno l’andamento economico del nostro Paese nel 2024, come il comportamento dei consumatori, più consapevoli dei propri bisogni e meno dominati dagli impulsi del momento. Il Black Friday si conferma un momento cruciale che dà i via alle spese natalizie.

Le priorità di spesa dei consumatori

Nonostante la necessità di dover ancora trovare il giusto equilibrio tra spese necessarie e discrezionali, le previsioni di Mastercard per il 2024 confermano il trend positivo della spesa reale dei consumatori in Italia: si stima un aumento dell’1,1%.

Anche se, a causa dell’inflazione, i beni di prima necessità rappresentano gli acquisti più frequenti e consistenti, si prevede che i consumatori, a livello globale, daranno priorità alle spese discrezionali, prediligendo le esperienze, con viaggi ed eventi in prima linea. I viaggiatori europei, nello specifico, opteranno sempre più per destinazioni che soddisfino la loro voglia di viaggiare ma al giusto prezzo, puntando a pacchetti sempre più convenienti.

Lavoro e redditi sosterranno i consumi

Da segnalare l’evoluzione della figura del consumatore, sempre più consapevole dei propri bisogni e meno dominato dagli impulsi del momento. Il consumatore rimane resiliente, grazie all’aumento diffuso dell’occupazione ed all’aumento del potere d’acquisto. Ciò risulta particolarmente vero nei casi in cui gli stipendi superano il tasso di inflazione, come nel caso dell’Eurozona, dove gli stipendi, a settembre di quest’anno, sono aumentati del 4,7% su base annua, mentre l’inflazione è cresciuta solo del 4,3%.

In linea con l’andamento globale, anche in Italia, il tasso di disoccupazione è diminuito al 7,8%, il valore più basso riscontrato dal 2009, ed il tasso d’inflazione è pari allo 0,7%, inferiore alla crescita salariale del 2,9%: ciò significa che i redditi disponibili “reali” dei consumatori sono in aumento rispetto allo scorso anno e questo maggior potere d’acquisto si tradurrà in un aumento della spesa discrezionale in vista del nuovo anno.

Inflazione in frenata

Anche Mastercard conferma che le banche centrali hanno raggiunto il picco dei tassi d’interesse e, nel 2024, si attende un allentamento, poiché l’inflazione si attenuerà e la crescita rimarrà contenuta, spingendo alla normalizzazione della politica monetaria. A livello globale, si prevede che l’inflazione si attesterà al 4,9% su base annua nel 2024, in calo rispetto al 6% del 2023, ma al di sopra del trend pre-pandemia del 2,7%. Ciò nonostante, si prevede che la crescita economica globale del prossimo anno sarà simile a quella del 2023 e che il PIL corretto per l’inflazione crescerà del 2,9% nel 2024.

L’ecommerce trasforma il soggiorno in un “camerino”

Grazie alla stabilizzazione delle supply chain, i consumatori torneranno ad acquistare prodotti online “last minute” e con pochi vincoli, aggiungendo anche più opzioni al carrello da provare direttamente a casa. Questo provocherà un diffuso aumento dei resi che si rifletterà in una maggiore fidelizzazione dei clienti, con un impatto positivo sia in termini di vendite che di visite online. In Italia, questo fenomeno è stato particolarmente diffuso, con il 10,3% degli acquisti online che viene restituito (5,9% nel 2019). In confronto, i resi degli acquisti in negozio sono solo lo 0,4% nel 2023, rispetto allo 0,1% del 2019.

Tutti pazzi per il Black Friday

Il Black Friday si conferma il momento più atteso per lo shopping, tanto da prolungarsi lungo tutto il mese di novembre, anche in vista degli acquisti natalizi. Quest’anno, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,7% e le vendite online sono cresciute del 2,5%, prediligendo categorie di spesa quali elettronica, abbigliamento, mobili per la casa e bricolage, che hanno nettamente sovraperformato le vendite effettuate di persona.

Nonostante la corsa all’offerta di prodotti più convenienti, le esperienze continuano a guidare gli acquisti degli italiani anche nel periodo del Black Friday: questo si traduce in una spesa in alloggi e ristoranti aumentata rispettivamente del 13,1% e del 14,2%. Le categorie dei regali sono state guidate dall’abbigliamento, che è cresciuto del 4,9% con gioielli ed elettronica che hanno registrato tassi di crescita più modesti, rispettivamente del 2,5% e dell’1,3%. (Teleborsa) 

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